Istituto Tecnico Agrario

Luogo: Grassano Scalo (MT)

AutoreRaffaele Panella; Antonino Giuffrè (strutture); Maria Luisa Tugnoli (collaboratrice)

Cronologia: 1969 | 1973
Itinerario: Progettare il mutamento

Uso: edificio scolastico

L’istituto tecnico agrario della Val Basento nasce sul finire degli anni Sessanta nell’ambito delle politiche per lo sviluppo del mezzogiorno. Si voleva dotare l’area di una scuola in grado di formare professionisti del mondo dell’agricoltura, che si voleva trasformare da strumento di mera sopravvivenza delle popolazioni a perno della rinascita del sud Italia.

La scuola sorge fuori dal centro abitato nelle vicinanze dello svincolo tra la superstrada e la strada provinciale, che ne garantiscono piena accessibilità agli studenti delle campagne e dei paesi vicini. È posizionato diagonalmente rispetto al lotto e alla strada, rendendosi molto visibile da lontano.

La collocazione fuori dal centro abitato consente di avere a disposizione ampi terreni coltivabili e attrezzature varie al servizio dell’agricoltura.

L’edificio nelle intenzioni del progettista voleva essere molto aperto all’intorno, non solo per gli studenti ma per la popolazione limitrofa in genere. Nelle intenzioni iniziali era infatti previsto un ampio piano pilotis con una grande cavea per e attività anche extrascolastiche. Altro elemento realizzato in difformità da quanto previsto dall’architetto è la finitura esterna. L’edificio, coerentemente con il suo linguaggio modernista fatto di volumi semplici aggettanti, scansioni modulari, cemento, acciaio, era stato pensato con finitura in cemento faccia-vista, che le maestranze locali hanno invece realizzato in intonaco grigio.

Le funzioni meramente scolastiche sono dislocate ai primi due livelli, mentre ai piani più alti la facciata è ritmata da pannelli trasversali che corrispondono alla scansione interna di ambienti più piccoli, concepiti come dormitori, che non sono mai stati utilizzati a questo scopo.

Connettivo di tutta la composizione è l’atrio a tutta altezza, oggi utilizzato come palestra attorno al quale si sviluppano tutti i percorsi connettivi della scuola.

Alcune eccezionali grandi aperture riallacciano e connettono lo spazio esterno con la campagna circostante, riferimento costante, visto il particolare indirizzo di studio accolto nella scuola.

Foto di Luigi Di Bella
Testo di Marina Lo Re