Luogo: Taranto, Piazzale Dante
Autore: Luigi Piccinato, Vera Consoli; Mario Galante (Strutture); Lapenna (Strutture biblioteca)
Cronologia: 1969 | 1977
Uso: Centro Polifunzionale
Itinerario: Nuove architetture per la nuova società
Il centro Polifunzionale Beni Stabili di Taranto costituisce uno snodo molto importante all’interno dello sviluppo Urbanistico della città. Il centro polifunzionale di proprietà della Società immobiliare Beni stabili è collocato in posizione centrale nel settore est della città sviluppatosi tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento. La pianificazione dell’area è affidata all’architetto Luigi Piccinato il quale riesce a ottenere una variante riducendo le cubature previste dal PRG di qualche anno più vecchio, e aumentando la qualità complessiva della zona. Il piano prevede la realizzazione di diversi blocchi funzionali, il nucleo centrale sviluppato intorno ad una piazza al di sotto della quale, grazie ad una piastra che sorregge tutta la struttura, passa la via Dante Alighieri. La realizzazione del centro direzionale sull’asse di via Alighieri, uno dei principali assi della nuova espansione, mette in diretta comunicazione visiva la piazza con la celebre Concattedrale realizzata da Ponti negli stessi anni.
Lo Stesso Piccinato autore del programma urbano, progetta uno degli edifici centrali del complesso con la collaborazione dell’architetto Vera Consoli e la consulenza strutturale dell’Ingegnere Mario Galante. L’edificio presenta una planimetria ad andamento curvilineo che volge la concavità verso la piazza centrale, con i suoi diciannove piani fuori terra è uno degli edifici più alti di Taranto. A vocazione prevalentemente direzionale similmente al suo omologo disposto specularmente rispetto alla piazza, contempera la presenza di uffici e abitazioni. Due passerelle soprelevate rispetto alla piazza congiungono i due edifici ospitando due livelli di servizi commerciali.
La variante al piano regolatore realizzata dall’architetto urbanista di formazione romana, consente la realizzazione di grandi spazi aperti e di servizi all’utenza che fanno del grande centro direzionale una struttura all’avanguardia. Lo stesso Piccinato si fa promotore, anche grazie all’edificio da lui realizzato, di un programma di commistione tra le diverse funzioni al fine di rendere gli edifici utilizzabili e utilizzati, durante tutta la giornata. Le diverse destinazioni nell’edificio in questione sono ben evidenziate dai diversi trattamenti della facciata. Una facciata continua con infissi di alluminio e vetro individua la zona destinata ad uffici, le restanti parti del volume caratterizzate dalla presenza di logge e cavedi sono destinate a residenza privata.
Non tutte le realizzazioni rispettano il progetto urbano concepito da Piccinato. DI particolare rilievo sul versante est della piazza e lungo la via alighieri trova posto una interessante realizzazione di Piero Sartogo con Francesca Sartogo e Antonio Michetti, facilmente riconoscibile per la particolare distribuzione planimetrica costituita da quadrati di egual misura intersecati sulla diagonale inframezzati da volumi cilindrici in vetro che contengono le scale.
La grande lama progettata da Piccinato e Consoli presenta una struttura molto particolare realizzata con elementi in calcestruzzo armato che si compongono come elementi di un meccano, lasciando ben in evidenza la struttura portante composta da alti pilastri binati ai quali si intersecano delle travi che scandiscono la successione di piani orizzontali.
La concezione strutturale dell’edificio è tale da poter concedere la massima flessibilità sia nell’organizzazione interna che nello sviluppo delle facciate. I piani adibiti a ufficio sono organizzati su lunghi corridoi che attraversano longitudinalmente tutto il volume, i piani adibiti ad appartamenti sono invece distribuiti intorno ai tre blocchi di collegamento verticale (scale e ascensori) che danno accesso alle diverse unità abitative. L’organizzazione a incavallature e la ripetizione modulare degli elementi consentono ai progettisti di definire una geometria insolita per la sommità dell’edificio che grazie alle sue scalettature descrive uno skyline che rievoca immagini di cantieri o edifici ancora in costruzione.
Tra i blocchi di servizi che completano il centro direzionale, al margine ovest della piazza addossato a una delle due passerelle trasversali trova posto un blocco con pianta circolare originariamente destinato a supermercato. L’edificio realizzato con la consulenza strutturale dell’ingegner Lapenna, che studia un sofisticato sistema per il sostegno della copertura, a luce unica, basato sul tensionamento di cavi metallici. L’edificio già destinato ad ospitare la Biblioteca Comunale “Pietro Acclavio” ha subito recentemente lavori di ristrutturazione e adeguamento energetico.
La piazza compresa tra i due edifici più lati del centro direzionale è realizzata su di una possente piastra in calcestruzzo armato, che consente il passaggio della via Dante Alighieri al livello sottostante. La piastra presenta una struttura nervata ben visibile da due bucature orizzontali che mettono in contatto visivo il piano stradale con la piazza soprastante.
Nei piani interrati al di sotto della piazza trovano posto diversi parcheggi di pertinenza sia degli uffici che delle abitazioni, il livello stradale è direttamente collegato con il livello della piazza grazie alla presenza di scale che consentono agli utenti di usufruire del trasporto pubblico urbano per raggiungere il centro direzionale grazie ad apposite fermate ubicate al di sotto della piazza.