Luogo: Gorizia, Via Giacomo Puccini, 1
Autore: Marcello D’Olivo, M. Cefarin
Cronologia: 1986 | 1993
Itinerario: Progettare il mutamento
Uso: edificio scolastico
Il Centro scolastico di Gorizia è una delle ultime opere realizzate da Marcello D’Olivo. Poco dopo il trasferimento dell’architetto, di origini friulane, da Cremona a Udine e a seguito delle importanti realizzazioni all’estero, D’Olivo riceve l’incarico dal comune di Gorizia per la realizzazione di un complesso che contenesse tutte le scuole per studenti di lingua slovena (F. Borella 1998).
Il complesso, destinato a ospitare quattro diverse scuole secondarie, è articolato in tre stecche destinate alle aule, disposte a formare un triangolo equilatero, tra loro separate, e un elemento centrale destinato alle attività comuni, quali palestra e auditorium.
Le tre stecche destinate alle scuole hanno impronta a terra rettangolare, sul versante interno allo spazio trovano posto i corridoi distributivi, le aule sono invece affacciate verso l’esterno dell’area. I prospetti sono differenti. All’interno la scansione ritmata prevede l’alternanza di consistenti setti ciechi e aperture a tutta altezza che illuminano i corridoi. La copertura presenta un andamento curvilineo che evolve in una superficie piana chiudendosi all’intersezione con i prospetti esterni. Le stecche sono interrotte da elementi trasversali che contengono le rampe di accesso al primo piano, poste in corrispondenza delle tre perpendicolari tracciate a partire dal centro della palestra, collocata nel blocco centrale e inscritta all’interno di un cerchio.
I blocchi che contengono le rampe, intersecati con le stecche delle aule, si sviluppano verso l’esterno del perimetro disegnato dagli edifici e terminano con una testata arrotondata che contiene la curva della rampa. Le rampe sono realizzate in calcestruzzo armato gettato in opera a facciavista.
I corridoi di distribuzione delle aule presentano coperture con andamento curvilineo, internamente così come esternamente. Gli infissi esterni e interni e gran parte delle finiture sono realizzati in colore giallo acceso, in contrasto con le superfici scabre del cemento armato grezzo.
I prospetti esterni, su cui si attestano le aule destinate alla didattica, hanno superfici curve, realizzate con elementi modulari accostati, all’interno dei quali trovano posto le aperture. La soluzione, già sperimentata da D’Olivo in altri progetti, conferisce all’edificio un’interessante vibrazione, anche grazie agli effetti di chiaroscuro generati dalle diverse condizioni di illuminazione naturale durante il giorno.
Le tre stecche, seppur destinate a istituzioni scolastiche differenti, sono collegate tra loro da corridoi aerei a forma di archi di cerchio. Sospesi su colonne in calcestruzzo armato, i passaggi sono interamente vetrati.
Il blocco centrale, destinato a ospitare l’auditorium e la palestra, ha la forma di una goccia la cui punta si inserisce all’interno di un angolo formato da due delle stecche destinate alle aule: all’interno del fondo di forma circolare è inserito il volume della palestra.
L’edificio è realizzato in pannelli di calcestruzzo prefabbricati, alternati da moduli vuoti che ospitano gli infissi dal tipico colore giallo.