Luogo: Gressan (AO), località Pila, Frazione Favret, 1Anteprima (si apre in una nuova scheda)
Autore: Roberto Rosset; Alberto Devoti (strutture)
Cronologia: 1989 | 2000
Itinerario: Spazio sacro e memoria
Uso: edificio per il culto
La chiesa di San Lorenzo a Gressan sorge nella località sciistica di Pila, nella parte antistante un moderno complesso turistico invernale, costruito tra gli anni Settanta e Novanta del Novecento. L’edificazione della struttura si pone in continuità con la presenza dell’antica cappella di Pesein, tipica chiesetta del paesaggio alpino, costruita sul fianco dell’antica mulattiera che univa il fondovalle agli alpeggi più alti. San Lorenzo è posta a una quota più bassa della cappella, che è collocata sul fianco est del crinale, in modo tale che le sue spesse mura in pietra sembrano essere di contenimento al colle, mentre la copertura piana, ricoperta da un manto erboso, ne forma il sagrato, esaltandone la presenza all’interno del contesto dei luoghi.
La composizione architettonica della chiesa di San Lorenzo è caratterizzata da due fasce bianche emergenti dal terrapieno in pietra posto ai piedi del colle e convergenti in un campanile composto da due alte lame in calcestruzzo: la forma richiama quella della prua di una nave proiettata verso valle. L’insieme emerge in questa porzione di paesaggio alpino, che sebbene trasformato dagli insediamenti legati allo sviluppo turistico invernale, ancora conserva i segni tipici di un’economia agro-pastorale.
Secondo la tradizione cristiana, il campanile, con la sua altezza, rappresenta il segno evidente della presenza di un luogo di culto: in questo caso assume una rilevanza ancora maggiore, diventando l’icona dell’intero complesso, se si considera che la sola chiesa per dimensioni, altezza, uso dei materiali e composizione architettonica, pur rappresentando un segno contemporaneo, risulta essere ben inserita all’interno del contesto paesaggistico.
L’interno è a navata unica, con la zona presbiteriale leggermente rialzata rispetto al piano di calpestio dell’aula. Il presbiterio contiene l’altare, la cattedra, il tabernacolo e l’ambone, mentre due muri curvilinei, a sviluppo diagonale e non a tutta altezza, si incrociano a formare una quinta che delimita lo spazio retrostante al presbiterio, utilizzabile come sacrestia.
Nella copertura un foro circolare, aperto in corrispondenza dell’altare, dà luce alla zona presbiteriale, esaltandone la spiritualità durante le celebrazioni religiose.
La navata della chiesa è caratterizzata da una serie di portali in calcestruzzo che ne riducono l’altezza. La luce proviene dalle ampie vetrate laterali aperte lungo i lati sud ed est, mentre una serie di aperture praticate nelle copertura in prossimità di alcuni lati del perimetro dell’edificio permettono un’illuminazione dell’aula, che crea un gioco di ombre e di luci radenti, capaci di conferire all’insieme le condizioni per il raccoglimento e la riflessione durante le celebrazioni.