Luogo: Matera, Via Lucana
Autore: Carlo Aymonino, Raffaele Panella, Piergiorgio Corazza
Cronologia: 1988 | 1991
Itinerario: Incontrarsi in città
Uso: edificio polifunzionale; piazza
Il progetto di piazza Mulino sorge, tra il 1988 e il 1991 su progetto di Carlo Aymonino, Raffaele Panella e Piergiorgio Corazza, nell’area precedentemente occupata dall’ex mulino Andrisani. Questo progetto si colloca in un più complesso sistema di interventi urbanistici ed architettonici cominciati nel secondo dopoguerra con lo spopolamento dei Sassi, che ha completamente trasformato il volto della città. In questa area una serie di edifici polifunzionali, adibiti a residenza, uffici, commercio sono stati concepiti come un sistema aperto al pubblico. Lo spazio urbano si appropria di uno spazio agricolo e viene offerto alle persone, tramite il concetto di piazza, una piazza che in questo caso è il raccordo tra le due Matera, quella antica dei sassi e quella moderna. Gli edifici si plasmano sullo spazio pubblico, i volumi vengono delineati per valorizzare lo spazio della città, i percorsi, l’accessibilità, l’accoglienza. Uno degli elementi nodali è infatti la grande piazza ad esedra, una sorta di anfiteatro, luogo aperto pubblico per eccellenza.
Lo spazio esterno della piazza è dotato di sedute e di una grande fontana centrale che riprendono le geometrie su base circolare dell’impianto.
L’esedra si apre sulla piazza invitando i cittadini all’ingresso non solo frontalmente, ma anche dai lati, con un sistema di scale che media i dislivelli.
Altro elemento urbano del complesso architettonico è rappresentato dalla galleria commerciale, concepita come una strada coperta.
La copertura vetrata satinata è sorretta da grandi archi in ferro. La galleria è trasversalmente attraversata da un ballatoio diagonale in ferro rosso, che spicca nel vuoto a tutta altezza. Questo elemento sottolinea la prevalenza dei percorsi e delle direttrici urbane nelle scelte progettuali.
Lo stesso profilo lineare in ferro colorato della copertura si ritrova nei serramenti dei negozi del piano terra che assieme al disegno della pavimentazione conferiscono rigore geometrico alla composizione.
I cancelli, aggiunti in un secondo momento per ragioni di sicurezza, riprendono colori e tecnologie originali.
I volumi, le strutture, i colori, la luce, i dettagli compongono articolazioni spaziali interessanti negli spazi di connessione tra dentro e fuori, tra privato e pubblico.