Luogo: San Martino di Castrozza Primiero (TN), Via Bortolo Zagonel
Autore: Bruno Morassutti, Andrew Powers
Cronologia: 1963 | 1966
Itinerario: La casa in Italia tra costruzione e sperimentazione – L’architettura contemporanea nel paesaggio
Uso: Complesso residenziale
Il complesso residenziale le Fontanelle è uno degli esempi, dell’intensa attività di Bruno Morassutti nella valle del Primiero. L’architetto redige, tra la seconda metà degli anni Cinquanta e gli anni Settanta, diversi progetti per edifici pubblici e privati oltre allo studio per il PRG del comune di Primiero, molti dei quali realizzati, come villa Morassutti e le due case per vacanze compiute intorno agli anni Cinquanta, altri rimasti sulla carta.
L’edificio è composto da quindici cellule abitative autonome aggregate tra loro assecondando l’andamento del suolo. La struttura portante è costituita da setti in calcestruzzo armato dallo spessore di quindici centimetri, mentre le partizioni interne verticali e orizzontali sono realizzate in legno. Le singole unità, pur seguendo un rigido rigore geometrico che ne segna passo e dimensioni, sono disposte in modo libero: i volumi appaiono, infatti, sfalsati sia sull’asse verticale sia in profondità.
Gli accessi alle singole unità sono autonomi e distribuiti da una scala in calcestruzzo armato. Il blocco scala è dotato di un parapetto pieno che, insieme alla tettoia separata che ne segue l’andamento, costituisce il segno grafico prevalente del prospetto nord.
Sul fronte nord le cellule abitative presentano una parete lignea quasi totalmente chiusa, fatta eccezione per le porte d’ingresso e per due finestre a nastro in corrispondenza della parte più alta degli ambienti. Gli assi di legno con cui sono costruite le pareti compongono un motivo a linee verticale, riproposto sul corpo scala in calcestruzzo armato, grazie alla disposizione delle casserature utilizzate durante il getto.
Il prospetto sud si presenta molto più aperto rispetto al nord, caratterizzato da ampie finestrature che consentono di sfruttare al massimo l’illuminazione naturale. La composizione è regolata da elementi orizzontali e verticali che si sovrappongono a diverse profondità, conferendo dinamismo alla rigida composizione geometrica dettata dagli elementi prefabbricati.
Per ogni cellula abitativa emergono in primo piano due assi orizzontali costituenti il parapetto dietro al quale si trova il prospetto, diviso in due dal solaio ligneo. La prima elevazione di ogni modulo ospita la zona giorno, caratterizzata da una parete vetrata con due diverse profondità. La seconda elevazione ospita la zona notte con camere distribuite su entrambi i fronti.
La struttura interna degli alloggi è realizzata interamente in legno e tra le pareti e la struttura in cemento armato è frapposto uno strato di coibente per evitare le dispersioni termiche. Le abitazioni sono suddivise in due livelli da un solaio ligneo con travi estradossate. Al livello inferiore si trovano la zona giorno e la cucina, al livello superiore tre camere da letto e il servizio igienico. I due livelli sono collegati da una scala a chiocciola che funge anche da elemento divisorio tra i diversi ambienti.
La porta di accesso al terrazzo trova posto all’interno dello scarto di profondità tra i due moduli che compongono la parete vetrata del soggiorno.