PROGETTO
Atlante Architettura Contemporanea ha la finalità di porre attenzione su una selezione delle opere del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi il grande database, sempre realizzato dalla DGCC, delle opere notevoli costruite in Italia tra il secondo dopoguerra e oggi.
A differenza del Censimento, un sito tecnicamente complesso dedicato soprattutto agli addetti ai lavori, l’Atlante si propone di raccontare le architetture italiane presentando specifici percorsi tematici illustrati con materiali fotografici originali. La selezione ha prediletto un criterio di distribuzione sul territorio nazionale, volto a rappresentare ogni regione.
Ciò ha significato talvolta a dover rinunciare a opere maggiori per dare spazio ad interessanti realtà regionali, nello spirito della finalità del progetto, che intende appunto raccontare l’Italia intera.
Per saperne di piùItinerari
I quartieri del Novecento ricoprono una precisa identità nell'immaginario comune: hanno dato forma ad uno sviluppo urbano senza precedenti, producendo "non case ma città"
Chiese, teatri, cinema, piazze e giardini, scuole e università, palazzi per lo sport e arene per l’intrattenimento. Questi sono i luoghi della vita collettiva del paese, i luoghi in cui le comunità si ritrovano e si riconoscono
Il boom economico ha avuto l’effetto di indirizzare architetti e ingegneri verso soluzioni innovative, delineando l’immagine inedita di un paese finalmente moderno.
A partire dal secondo dopoguerra il turismo diviene uno dei motori delle dinamiche economiche del nostro Paese, producendo interessanti esempi di architetture per la vacanza
Il cospicuo patrimonio di musei, biblioteche, siti archeologici, spazi espositivi, edifici per la cultura, trasforma un viaggio nel nostro Paese in una vera e propria “caccia al tesoro” dai contorni affascinanti
Progettare il mutamento” è il titolo del n. 423, di “Casabella” del 1977, dedicato al dibattito sulla riforma delle Università, dopo un decennio di contestazioni che, dalla politica, passano alla progettazione architettonica e urbanistica.
La piazza, da sempre un simbolo del nostro Paese, è l’emblema per eccellenza del vivere all’aperto, dove si transita, si sosta, si entra in relazione e si partecipa agli avvenimenti importanti per la comunità. Negli ultimi decenni, a questo spazio ricco di significati si sono affiancati nuovi luoghi, generati nel tessuto contemporaneo.
Il settore delle grandi opere infrastrutturali è probabilmente il settore che più si presta allo sviluppo urbano. Di fatto, non può essere trascurato il ruolo che le infrastrutture hanno nella formazione e definizione di un luogo poiché, il loro impatto, ha effetti di lunga durata sul paesaggio.
Misurarsi con il tema della preesistenza è per un progettista una delle sfide più ardue e forse più interessanti. Il riuso di architetture non funzionali, il restauro o la parziale ricostruzione di edifici danneggiati o mutilati richiedono, infatti, che si raggiunga un delicato equilibrio tra memoria storica e rinnovamento.
’Italia del boom economico investe per la realizzazione di nuove grandi opere pubbliche. Oltre ai significativi progetti dedicati all’edilizia abitativa si lavora ad implementare le strutture destinate alla comunità, accanto agli uffici delle amministrazioni centrali e periferiche, sorgono nuove strutture ricettive per lo sviluppo locale.
Storie
Il dibattito sul restauro del moderno attraverso il confronto fra le esperienze realizzate
Opere singolari che vedono le donne all’opera, da sole, in coppia o in team
La ripresa economica dell’Italia del dopoguerra rappresentata
nell’opera di Pier Luigi Nervi
Dopo i pionieristici ponti ad arco di inizio Novecento, nel dopoguerra il cemento armato trova nei viadotti una delle espressioni più significative della scuola italiana
“Costruire e non ricostruire!”: così Gio Ponti invita l’Italia del secondo dopoguerra a rinascere indirizzandola verso una modernità solare e mediterranea, prefigurata da “L’architettura è un cristallo”
Il tema del dialogo tra costruzione e luogo delinea una continuità che accomuna diverse esperienze del secondo dopoguerra in Italia
La sperimentazione tecnologica e linguistica, uno dei caratteri di maggior rilievo dell’architettura del secondo Novecento, trova in Carlo Scarpa uno dei protagonisti di maggior rilievo
Tre generazioni di maestri toscani, dal secondo dopoguerra ai primi anni Novanta, hanno affrontato la dimensione urbana attraverso architetture lette, per dirla con Savioli, come “frammenti di città”
Storia, contesto, tipologia, destinazione, formalità dell’architettura sono elementi costitutivi della progettazione architettonica di Guido Canella e, in generale, dell’architettura italiana del secondo Novecento
La città, la storia, la tradizione, l’ambiente naturale e costruito, la ridefinizione del paesaggio sono terreni privilegiati della ricerca e dell’architettura nell’opera di Roberto Gabetti e Aimaro Isola
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