Luogo: La Spezia, Piazzale Papa Giovanni XXIII
Autore: Adalberto Libera, Cesare Galeazzi
Cronologia: 1956 | 1975
Itinerario: Spazio sacro e memoria
Uso: luogo per il culto
La vicenda della progettazione della Cattedrale di Genova ha origine con il concorso nazionale bandito nel 1929 che vide, tra la generale insoddisfazione per le proposte presentate, la classificazione al primo posto (la giuria al II grado di concorso non dichiarò nessun vincitore) della soluzione dell’architetto veneziano Brenno Del Giudice con la collaborazione del pittore Guido Cadorin. Il progetto non verrà mai realizzato ma l’area resterà destinata allo scopo. All’inizio degli anni Sessanta monsignor Stella, vescovo di Luni, affida l’incarico ad Adalberto Libera e Galeazzo Alessi, suscitando grandi polemiche per la mancata indizione di un concorso nazionale. La morte di Libera nel 1963 non gli consentirà di assistere all’esecuzione del progetto, i lavori inizieranno nel 1969 e saranno seguiti da Cesare Galeazzi.
L’edificio, di dimensioni notevolmente più modeste rispetto a quello progettato da del Giudice nel 1929, è posizionato sul rilievo prospicente piazza Europa. Considerando la revisione delle dimensioni, i progettisti decidono di attestare il volume sul portico commerciale e non sul fondo dell’area disponibile, garantendone la visibilità dalla piazza e utilizzando il terreno a nord per la realizzazione di un grande sagrato. L’accesso nord e il sagrato sono raggiungibili da piazza Europa grazie alle due rampe di scale speculari, innestate ai due lati della galleria porticata.
L’aula unica è impostata su una piastra circolare con diametro di cinquanta metri, sulla quale è ingranato un volume cilindrico che si sviluppa verticalmente con una parete in calcestruzzo armato, leggermente concava nella parte mediana, rifinita con trattamento bianco a rigature verticali. La piastra è adagiata al suolo sfruttando l’orografia del terreno nella porzione nord, la porzione sud insite sul portico e su altri ambienti di servizio della Cattedrale.
L’interno è un ambiente unico di forma circolare. La copertura è costituita da un unico getto in calcestruzzo a faccia vista la cui superficie è generata dall’intersezione di un tronco di cono con dodici tronchi di cono di dimensioni minori rovesciati che, per mezzo di cerniere sferiche, scaricano il peso su altrettante colonne. I dodici sostegni disposti radialmente, sensibilmente distaccati dal perimetro esterno, oltre ad assolvere la funzione strutturale, rivestono una ruolo simbolico, rappresentando i dodici apostoli.
L’illuminazione naturale dell’aula è ottenuta grazie a un nastro di aperture che percorre tutto il perimetro dell’aula, innestandosi tra la piastra di base e la parete cilindrica rivestita in cemento bianco. La luce naturale, proveniente dal basso lungo il perimetro esterno, è complementare alla luce proveniente dall’alto, irradiata dall’oculo centrale, sotto al quale è posizionato l’altare.