Luogo: Ravello (SA),Via della Repubblica, 12
Autore: Oscar Niemeyer, Josè Carlos Sussekind; GNOSIS Progetti (Franco Buonfantino, Antonino De Martino, Rossella Traversari), Augusta Cyrillo Gomes; Giampiero Martuscelli, Interprogetti s.r.l., Giuseppe Sarubbi (strutture); Roberto Macchiaroli, Luigi Conte (impianti); Carmine Janniello, Renato De Fusco, Alessandro Castagnaro (consulenti)
Cronologia: 2008 | 2010
Itinerario: Nuove architetture per la nuova società
Uso: Auditorium
Il Comune di Ravello, a partire dagli inizi degli anni 2000, al fine di potenziare l’offerta turistica iniziò a considerare la possibilità di prolungare la proposta musicale oltre la stagione estiva. Nacque il “Progetto Ravello” che prevedeva la costruzione di una “città della musica” con la creazione di una Fondazione, l’organizzazione di un festival e di una scuola di formazione.
Emerse nel medesimo periodo la necessità di costruire un auditorium, la cui idea progettuale fu affidata al maestro brasiliano Oscar Niemayer, coadiuvato per la progettazione esecutiva da un gruppo di architetti italiani.
L’iter di approvazione fu lungo e complesso a causa di parecchie critiche mosse da associazioni ambientaliste relative alla scelta del luoghi e alla coerenza con le norme indicate dal Piano Urbanistico Territoriale in vigore. I lavori iniziarono nel 2006 e terminarono nel gennaio 2010. Il primo concerto si tenne il 31 gennaio del 2010.
Sorprendentemente Oscar Niemayer lavorò nel suo studio di Rio de Janeiro senza mai recarsi a Ravello, riuscendo comunque a restituire un segno inconfondibile e originale in sinergia con l’identità architettonica della città e del Mediterraneo, capace di creare un nuovo paesaggio ridisegnando l’esistente attraverso un grande forza figurativa.
L’edificio è ubicato in un’area degradata nel centro di Ravello, a poca distanza da Villa Rufolo dove hanno sede i concerti all’aperto, caratterizzata dalla presenza di un crinale collinare con un’accentuata inclinazione trasversale e affaccio diretto sulla Costiera Amalfitana.
Da una piazza stretta e lunga, che offre una visione d’insieme oltre ad essere un luogo urbano d’incontro indipendente, si accede all’auditorium attraverso una copertura di forma curva, fortemente dinamica e scultorea.
L’edificio ospita vari spazi destinati allo spettacolo e alle attività ricettive, sfruttando il declivio naturale del terreno per gli ambienti destinati ad accogliere gli spettatori, quasi 406 posti, mentre l’orchestra e il foyer sono sospesi nel vuoto.
Il complesso è suddiviso in tre parti: l’auditorium, il parcheggio e “l’edificio d’appoggio”, che ospita il bar sulla piazza, il sistema delle scale, il bookshop/biglietteria, le sale prove e di registrazione, i magazzini e le sale macchine.
La struttura portante metallica dialoga con la grande volta della copertura in calcestruzzo e con i differenti accentuati sbalzi strutturali, conferendo all’architettura uno spiccato carattere costruttivo oltre che una innovativa capacità espressiva.
La parete sul lato sud presenta pannellature mobili capaci di accordarsi con le differenti richieste acustiche dell’orchestra e si contrappone alla grande parete vetrata del lato nord, con affaccio sulla piazza, progettata come un filtro diafano da cui godere di una vista inedita sul paesaggio. Dall’interno si può fruire del panorama dall’oblò posizionato dietro l’orchestra.
La qualità acustica, basata su uno studio tecnico specifico, è agevolata dalla stessa forma concava dell’auditorium.