Biblioteca comunale Antonelliana

Luogo: Senigallia (AN), Via Ottorino Manni, 1

Autore: Carmassi Studio di Architettura (Massimo Carmassi, Gabriella Ioli Carmassi, Lorenzo Carmassi); David Mount (collaboratore); M. Spadoni (strutture)

Cronologia: 1995 | 1998

Itinerario: Progettare il mutamento

Uso: Biblioteca

La Biblioteca Comunale Antonelliana di Senigallia è ubicata nel complesso architettonico costituito dall’ex Foro Annonario e dall’ex Mattatoio comunale, realizzato nel 1834, in stile neoclassico, dall’architetto Pietro Ghinelli. La nuova sede della biblioteca, unitamente a quella dell’archivio storico, è il frutto del lavoro di restauro che ha interessato sia il complesso architettonico che la piazza antistante, un recupero che ha ridato vita e funzione a uno dei luoghi simbolo di Senigallia, perché da sempre punto di aggregazione della comunità locale.

La Biblioteca Antonelliana è stata realizzata nel piano sottotetto dell’ex Foro Annonario a forma di emiciclo, e vi si accede sia dal porticato prospiciente la piazza centrale sia da un passaggio posto nell’ala sud dell’edificio, dove è collocato anche l’ascensore che fiancheggia le scale esterne, dalle quali è possibile raggiungere l’ingresso.

I lavori di restauro della Biblioteca Antonelliana sono stati improntati alla massima leggibilità dell’antico edificio e al rispetto e alla conservazione delle parti strutturali a vista, che, come nel caso della copertura della biblioteca, divengono gli elementi caratterizzanti gli ambienti recuperati.

Subito dopo l’ingresso, un atrio vetrato immette direttamente nella sala di lettura, un grande ambiente a semicerchio dal quale è possibile accedere anche a uno spazio espositivo con una piccola terrazza. La sala di lettura occupa l’intero sviluppo dell’ala destra dell’edificio e contiene, oltre ai tavoli, una piccola reception e gli arredi per la consultazione del catalogo, mentre gli scaffali della biblioteca sono stati sistemati nei locali adiacenti dell’ex Mattatoio.

Ai lati, lungo il perimetro della sala di lettura, diaframmi di vetro opaco delimitano l’ambiente, consentendo alla luce naturale di penetrare all’interno del locale.

Una serie di pareti vetrate delimitano i passaggi e i disimpegni all’interno dei vari ambienti della biblioteca; realizzate in lastre di vetro opaco o trasparente, sono montate su telai sottili in acciaio, ancorati alle pareti perimetrali, e non raggiungono mai la quota d’imposta delle capriate lignee, lasciando a vista la struttura della copertura.


L’ala sinistra dell’ex Foro Annonario è occupata da una sala conferenze, un’area multimediale e dagli uffici: “gli uffici e le sale per le riunioni sono inserite in scatole di vetro trasparente dalla sottile struttura d’acciaio, in modo da essere sempre esposte alla vista pur essendo isolate acusticamente” (M. Carmassi).

Foto di Flavia Rossi
Testo di Maurizio Pece