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Chiesa Nuova dedicata a Maria Madre della Chiesa

Luogo: Peio, Cogolo di Peio (TN)
Autore: Luciano Perini
Cronologia: 1969 | 1973
Itinerario: Spazio sacro e memoria
Uso: edificio per il culto

L’edifico ecclesiastico di Maria Madre della Chiesa di Cogolo, una frazione di Peio, progettata dall’architetto Luciano Perini, è stata costruita tra il 1970 e il 1974 e consacrata nel 1974. La sua edificazione nasce dalla necessità di sostituire la vecchia parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo che non era più sufficiente a rispondere alle esigenze spirituali e sociali della crescente comunità.

La chiesa è articolata su una pianta poligonale. La facciata principale ha un andamento spezzato che accoglie due ingressi. Quello principale non è centrale, ma è spostato verso sinistra ed è protetto da una tettoia di forma irregolare. Anche i prospetti laterali, sono caratterizzati da linee spezzate, accentuando l’idea di movimento e apertura verso l’esterno e verso la comunità.

L’edificio è realizzato con strutture portanti in cemento armato e blocchi di granito a vista che lo legano al contesto montano. Il soffitto dell’aula è ligneo a carena di nave, mentre la copertura del tetto è piana con un grande lucernario posizionato sulla sinistra, nel punto in cui la copertura si apre in una grande falda.

L’interno della chiesa è progettato per accogliere una liturgia conforme alle nuove prescrizioni del Concilio Vaticano II, che chiedevano un adeguamento dell’architettura religiosa. La chiesa è priva di campanile e utilizza quello della vecchia chiesa parrocchiale poco distante, mantenendo così un legame simbolico con la tradizione.

L’ampia aula centrale è scandita dalle pareti in pietra irregolari nelle quali si aprono due cappelle per lato che offrono spazi intimi di preghiera. Le finestre strette e rettangolari come lame orizzontali e verticali garantiscono un’illuminazione diffusa e creano un’atmosfera meditativa. Dal lato sinistro dell’aula si accede alla sacrestia, mentre la zona presbiteriale è caratterizzata da una pedana rialzata su due gradini, posta al centro dell’aula.

Il pavimento è rivestito in moquette rossa nel presbiterio e grigia nell’aula, quasi ad enfatizzare simbolicamente il cuore sacro del tempio dalla zona destinata alla comunità.

All’interno della chiesa trovano spazio alcune opere d’arte realizzate da artisti locali. Tra queste, spiccano le sculture di grande impatto visivo di Renato Perini e Luciano Carnessali che si integrano perfettamente con lo spazio architettonico.

Foto di Luca Girardini – Marco Zorzanello
Testo di Marina Lo Re