Luogo: Pistoia, Via Montalese, 7d
Cronologia: anni Ottanta
Itinerari: I Giardini del passato prossimo | Opere Atlante
La Fattoria di Celle, situata in località Santomato a Pistoia, è una villa monumentale storica risalente al XVII secolo, oggi sede della Collezione Gori, una raccolta privata di arte ambientale.
Attorno all’imponente costruzione barocca della villa si estende un giardino scenografico coevo, composto da un giardino di fiori e un frutteto. A questo nucleo più antico si aggiunge un ampio parco ottocentesco di 25 ettari che si sviluppa fino alle pendici della collina retrostante.
La realizzazione di questo parco fu affidata a Giovanni Gambini intorno alla metà dell’Ottocento, periodo in cui furono introdotti diversi elementi paesaggistici e architettonici tipici dell’epoca, come una voliera, una palazzina del tè, un lago e un orrido con cascata.
La vegetazione del parco è molto variegata e strutturalmente si articola in tre tipi principali: il bosco, le siepi e macchie arbustive e i prati. A questi elementi si aggiungono alberi sparsi, alcuni dei quali secolari e imponenti, disposti sia in filari lungo i viali, sia isolati nelle radure.
La ricca biodiversità del parco è il risultato delle piantumazioni effettuate durante il riassetto ottocentesco, anche se la specie dominante rimane il leccio, caratteristico delle colline toscane. Tra le specie introdotte si trovano pini, abeti, cedri e douglasie. Il sottobosco è costituito prevalentemente da alloro, lentaggine e bosso.
In questo contesto paesaggistico si inserisce la Collezione Gori di arte ambientale, nata nei primi anni Ottanta. Gli artisti invitati scelgono il luogo per la propria opera, concependola fin dall’inizio come parte integrante dell’ambiente circostante. Le installazioni stabiliscono così un dialogo diretto con il paesaggio, la storia e la natura del sito.
La collezione Gori comprende oggi circa 50 opere all’aperto, collocate nel parco ottocentesco e tra i campi di olivi, oltre a più di 30 lavori esposti negli spazi interni della villa e in altre strutture agricole. Tra le opere presenti nel parco si segnalano il Labirinto di Richard Morris (1982), in pietra bicroma, ispirato alle forme delle chiese romaniche toscane, e Tema e variazioni di Fausto Melotti (1981), collocata nel lago piccolo. Sfruttando la morfologia concava del terreno tra il lago e la palazzina del tè, la scultrice americana Beverly Pepper ha ideato lo Spazio Teatro Celle, un teatro all’aperto che si colloca a metà tra architettura e scultura.
La Fattoria di Celle si configura oggi come uno spazio espositivo e un luogo di sperimentazione in cui la pratica artistica si confronta costantemente con l’ambiente naturale.