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Ampliamento Cimitero Comunale

Luogo: Jesi (AN), Via Santa Lucia, 1
Autore: Leonardo Ricci, Franco Luminari, Silvano Rossini
Cronologia: 1984 | 2001
Itinerario: Spazio sacro e memoria
Uso: edificio per il culto e la memoria

Leonardo Ricci nella fase finale della sua carriera ha realizzato, in collaborazione con Franco Luminari e Silvano Rossini, l’ampliamento del cimitero ottocentesco di Jesi, nato dal concorso nazionale vinto nel 1984 e completato dopo la scomparsa dell’architetto fiorentino.

L’intervento a Jesi si sviluppa su un’area quadrangolare, in cui le architetture tombali di varia tipologia si dispongono lungo il perimetro, mentre il centro, lasciato in gran parte a verde, ospita una cappella coperta e una serie di percorsi sia aerei che a livello del terreno.

Vi sono cappelle familiari, sepolture sequenziali organizzate in gruppi o file e, soprattutto, una piramide. Quest’ultima,  tradizionale simbolo del culto dei morti, è spezzata diagonalmente e attraversata da un piano che ne disegna la sezione verticale. La piramide si erge nel punto più alto dell’area, divenendo simbolo e segnale urbano di grande forza espressiva. Dalla cima si apre la vista sulla città di Jesi, consolidando il dialogo tra architettura e paesaggio.

Al di là dei singoli elementi, il complesso si caratterizza come un progetto urbano in cui percorsi, scale, affacci, piazze sospese, volumi di forma e consistenza varie scandiscono lo spazio, creando luoghi di sosta e punti di osservazione che permettono di contemplare sia l’interno del complesso sia il paesaggio circostante, trasformando questo intervento in una sorta di ‘città dei morti in relazione con il territorio circostante e con la ‘città dei vivi’.

Il progetto incarna pienamente la poetica brutalista, esaltando la materia grezza del cemento armato, che Ricci aveva già esplorato sin dagli anni Cinquanta.

Qui, in un luogo della memoria, i segni ruvidi del cemento accentuano il senso di autenticità e monumentalità.

Foto di Flavia Rossi
Testo di Marina Lo Re