Asilo nido

Luogo: Gennara, Abbiategrasso (MI), Via Galilei, 47

Autore: Guido Canella, Michele Achilli, Daniele Brigidini; Giorgio Binelli (strutture)

Cronologia: 1972 | 1979
Itinerario: Progettare il mutamento

Uso: edificio scolastico

L’amministrazione comunale di Abbiategrasso ritenne di dover adottare il criterio di disaggregare la scuola materna dall’asilo nido, così da articolare maggiormente i servizi e, con essi, le possibili occasioni di polarizzazione delle attività di vita associata legate ai due ambiti.

L’asilo nido ha una planimetria impostata su due forme geometriche semplici (il cerchio e il quadrato) collegate tra loro attraverso il prolungamento delle rispettive coperture a Tholos. La disposizione degli ambienti nella parte circolare, dimensionalmente più rilevante rispetto a quella quadrata, si sviluppa a ventaglio. La struttura portante è in cemento armato con pilastri circolari. Molto caratteristica è la copertura a Tholos, una pseudocupola composta da anelli concentrici sempre più aggettanti verso il centro fino a chiudere il vano senza realizzare una struttura spingente come avviene nelle cupole vere e proprie. Nei cambi di aggetto di questa struttura sono inseriti elementi in vetro cemento che permettono un’illuminazione dell’ambiente interno dall’alto. Questa copertura caratterizza lo spazio dedicato alle attività libere che trova poi la sua naturale prosecuzione in un portico per le attività all’aperto.

La porzione di edificio a pianta quadrata e di dimensioni minori ospita il servizio sanitario e uno spazio per spettacoli e riunioni articolato in elevazione con una gradonata da 100 posti. Nel percorso di connessione tra le due forme si colloca anche l’ingresso le cui pareti esterne sono realizzate in vetrocemento.

La tinteggiatura esterna è di colore ocra mentre i pavimenti sono in durocret rosso una malta modificata con polimero, a base di cemento.

 

Lo spazio dedicato alle attività libere è sanza dubbio la parte più affascinante del progetto, per la sua versatilità e per la copertura così caratteristica. Internamente possiamo rileggere gli anelli concentrici della copertura che via via si rastremano verso il centro sorretti da travi che collegano l’ultimo anello ai pilastri a sezione circolare. Lo spazio ampiamente vetrato risulta essere molto luminoso, requisito essenziale data la sua funzione. Il pavimento interno è di materiale vinilico a scacchiera tricolore: rosso, bianco, blu.

 

Interessante il sistema di insonorizzazione dello spazio creato attraverso reti metalliche di colore celeste fissate al soffitto e contenenti particolare imbottiture.

 

Foto di Luigi Di Bella
Testo di Alessandra Giancarlo