Luogo: Matera (MT), Via San Pietro Barisano, 47
Autore: Renato Lamacchia, Ufficio Sassi del Comune
Cronologia: 2007 | 2011
Itinerario: Costruire sul costruito
Uso: Complesso culturale polifunzionale
Il centro storico di Matera è un unicum di architettura rurale, costruito al di sopra di una serie di ambienti rupestri, scavati interamente o parzialmente nella roccia ed abitati fin dalla preistoria; sono questi i cosiddetti “Sassi”, ricavati lungo le pareti di un profondo canyon, attraversato dal torrente la Gravina di Matera, che nel corso dei secoli hanno contribuito a sviluppare una suggestiva città contadina, costituita oltre che da case che si fondono con l’aspro paesaggio della Murgia Materana, anche da dimore ed ambienti ipogei, chiese, strade ed un complesso sistema di canalizzazione e raccolta delle acque. Sostanzialmente questo straordinario complesso urbano si è sviluppato in due conche denominate “Sasso Barisano” e “Sasso Caveoso”, separati dalla Civita, l’antico centro fortificato sede del potere amministrativo e religioso, ancora oggi caratterizzato dalla presenza del Duomo. Dopo anni di abbandono e di decadimento, nella seconda metà del XX secolo la municipalità di Matera ha avviato un lungo processo di riqualificazione dei Sassi, tale da generare una straordinaria trasformazione culturale, sociale e paesaggistica dei luoghi, che ha contribuito dapprima all’iscrizione dei “Sassi” nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1993 e successivamente alla nomina a Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019.
Tra i tanti interventi di recupero e trasformazione dei Sassi, sicuramente quello della cosiddetta “Casa Cava”, trasformata in un centro culturale polivalente, rappresenta uno degli esempi di maggiore interesse, sia da un punto di vista della qualità architettonica che della dimensione degli ambienti ipogei recuperati; un attento lavoro di riqualificazione e di restauro che ha permesso di raggiungere “una perfetta armonia tra bellezza e funzionalità”, tale da restituire alla città di Matera un luogo di aggregazione culturale di grande valore sociale.
“Casa Cava” è situata nel Sasso Barisano, ed oggi è costituita da una serie di ambienti tra i quali predomina una ex cava a pozzo, derivata da un particolare sistema di estrazione dei blocchi di pietra utilizzati per la costruzione delle sovrastanti abitazioni; questo tipo di sistema di estrazione del materiale lapideo, di origine napoletana, rappresenta un unicum per Matera, dove l’estrazione dei conci di pietra avveniva in cave a cielo aperto. Questo enorme ambiente ipogeo era ubicato nella parte posteriore di una piccola abitazione a corte, dalla quale era separato per mezzo di un muro; quando terminò lo sfruttamento della cava, questo ambiente venne utilizzato come discarica e successivamente abbandonato.
Negli anni ’90 lo studioso materano Enzo Viti scoprì la ex cava, al tempo trasformata in discarica; l’interesse per questo ritrovamento, fece nascere un animato dibattito sul recupero e l’utilizzo di questo particolare sito e degli ambienti al contorno, ma anche la necessità di valorizzare in tempi brevi questo affascinante complesso rupestre. Oggi “Casa Cava” è un centro culturale polivalente di circa 900 metri quadri, composto da dieci ambienti di cui la parte più importante e suggestiva è rappresentata da un auditorium – teatro che può ospitare 140 persone; il complesso comprende, inoltre, degli spazi espositivi, aule didattiche per la ricerca, una caffetteria e gli uffici.
I lavori di restauro sono stati condotti all’insegna di un attento recupero filologico, unitamente allo studio di tutta una serie di accorgimenti finalizzati all’utilizzo di attrezzature tali da garantire un’acustica perfetta ad un ambiente interamente scavato nella roccia; a tal fine si è cercato di valorizzare al meglio le caratteristiche e la particolarità del sito, che rappresenta, da un punto di vista funzionale, una struttura unica nel suo genere.