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Casa Cuseni

Luogo: Taormina (ME), Via Leonardo da Vinci, 5
Autore: Sir Frank Brangwyn
Cronologia: 1905 | 1907
Itinerario: I Giardini del passato prossimo
Uso: Villa

Casa Cuseni fu realizzata tra il 1905 e il 1907 su commissione del pittore acquarellista inglese Robert Hawthorn Kitson. La villa, assieme al suo giardino, è diventata luogo di incontro per artisti internazionale. Ogni artista ha lasciato una traccia del suo passaggio: una pianta, che andava ad aggiungersi a quelle che il proprietario portava di ritorno dai suoi numerosi viaggi, o più spesso una o più sculture che hanno arricchito il quadro complessivo e creato un stile eclettico.

Realizzata su progetto di Sir Frank Brangwyn, la villa, data la topografia del territorio, è suddivisa in dieci livelli o terrazze, che dall’ingresso lungo la strada portano in alto fino a una posizione panoramica sotto la Rocca di Taormina con vista sull’Etna. Nonostante le aggiunte stilistiche successive, è uno dei pochi esempi di giardini in stile Arts and Crafts fuori dai confini della Gran Bretagna.

Il giardino di ispirazione paesaggistica ha numerosi inserti di flora mediterranea locale. Per l’irrigazione sono stati recuperati gli antichi pozzi sul luogo e costruita una grande cisterna sotto la terrazza anteriore della villa e il pergolato.

La proprietà è stata poi ereditata da Daphne Phelpsc, che ha continuato, insieme a Concetta Genio, l’attività di cura del giardino arricchendolo con rarità botaniche, in collaborazione con i Vivai del Cavaliere Allegra di Catania. Tra vialetti pavimentati con ciottoli di mare e pietre laviche, si trovano letti di iris, cespugli di rose, agrumi e alberi da frutto; rampicanti come viti, glicini e gelsomini sono utilizzati per adornare pergole e terrazze. Nella corte d’ingresso è collocato un bacino con gruppi di papiri, mentre sette fontane, realizzate da diversi artisti, si allineano col camino centrale della villa .

Ciascun livello del giardino è diverso dall’altro, per impianto, apparato decorativo, essenze ed esposizione. Al primo livello, che corrisponde all’ingresso, si trova una vasca dove potersi immergere per il bagno rituale, un richiamo alla simbologia esoterica, realizzata da Giacomo Balla.

L’ottavo livello custodisce l’opera più grandiosa realizzata in questo giardino, conservata ancora oggi nelle sue fattezze originali, la stilizzazione del Tempio di Re Salomone con due vasche per il bagno rituale. A rendere eccezionale il luogo, oltre il complesso studio teosofico e architettonico, sono le decorazioni realizzate da Giacomo Balla nel 1914. Per accedere al Tempio bisogna attraversare I sigilli di Re Salomone, un avvertimento prima di entrare in un luogo di profonda spiritualità.

Al decimo livello è stata realizzata una grande vasca di raccolta delle acque piovane. Questo livello è caratterizzato da una eccezionale scenografia derivante dalla sua particolare posizione perfettamente di fronte all’Etna che, quando la vasca è piena, viene riflesso in tutta la sua mole. I pilastri ricordano i disegni di Jessie King, disegnatrice di Liberty & Co., l’azienda fondata da sir Arthur Lasenby Liberty, molto amico di Robert H. Kitson.

Il pannello di decoro, sopra la seduta, è opera di Giacomo Balla. L’acqua piovana qui raccolta è distribuita, naturalmente per gravità, nelle vasche del Tempio sottostante.

Foto di Roberto Boccaccino
Testo di Alessandra Giancarlo