Luogo: Trevignano (TV)
Autore: Afra Bianchin, Tobia Scarpa; Carlo Maschietto (strutture)
Cronologia: 1968 | 1969
Itinerario: La casa in Italia tra costruzione e sperimentazione
Uso: villa unifamiliare
Progetto realizzato per la tesi di laurea di Tobia Scarpa e Afra Bianchin, risulta essere un volume semplice ed efficace concepito secondo una continuità di spazi e una contrapposizione tra zona servita e servente. È il primo progetto architettonico a quattro mani realizzato dai due architetti.
L’edificio realizzato in tecnica mista è concepito come una scatola di muratura portante di circa 20 metri di lunghezza al cui interno è inserito un setto longitudinale sempre in muratura che divide la zone dei servizi da quella delle stanze.
Esternamente si osserva come la muratura sia diversificata cromaticamente sui diversi fronti, il fronte a sud, rivolto verso la campagna, è bianco mentre quello opposto, a nord e i laterali, sono neri. A questo diverso trattamento corrisponde anche un uso diverso delle bucature e una disposizione degli ambienti interni ben precisa.
Gli scuri esterni sono realizzati con pannelli forati in acciaio corten, con apertura a battente per quelli di dimensioni più piccole, a libro per quelli con dimensioni più grandi.
L’edificio è costituito da 3 piani fuori terra, di altezza totale pari a 10 metri ed un piano interrato, gli interni sono completamente aperti e comunicanti tra loro, l’idea di separazione viene data virtualmente dall’utilizzo di doppie altezze e diversi affacci interni.
La buona esposizione dell’edificio, la realizzazione degli scuri esterni con una matrice forata e la realizzazione degli interni pensati con un unico ambiente permette la creazione di diverse situazioni di illuminazione.