Casa Studio Gribaudo

Luogo: Torino, Via Giuseppe Biamonti, 15
Autore: Andrea Bruno, Ezio Gribaudo
Cronologia: 1976
Itinerario: La casa in Italia tra costruzione e sperimentazione
Uso: Casa Studio

Situata all’interno del tessuto residenziale di Borgo Po, quartiere prossimo al centro storico di Torino, la Casa Studio di Ezio Gribaudo – artista, editore e collezionista – nasce dalla stretta collaborazione dello stesso committente con l’architetto Andrea Bruno. La richiesta all’amico progettista, conosciuto nelle aule del Politecnico durante la formazione universitaria, arriva dopo il fallimento di un primo progetto per lo studio, bocciato dall’ufficio tecnico comunale.

 

L’architettura, isolata su tutti e quattro i lati, si pone in forte dissonanza con il contesto architettonico circostante. La struttura è realizzata in setti di calcestruzzo gettati in opera: le grandi campiture dei pannelli sono caratterizzate da tessiture per linee parallele differentemente inclinate, realizzate grazie all’utilizzo di casseri sagomati. Le bucature sono realizzate in sottosquadro con infissi a scomparsa e vetri semioscurati, sui quali si riflette l’ambiente circostante.

L’edificio appare come un volume compatto, sul quale l’architetto ha lavorato per ritaglio ed estrusione, creando così, rispettivamente, le bucature e i volumi aggettanti.

 

L’accesso avviene passando al di sotto di una pensilina sottile, ai lati della quale sono disposte diverse opere dell’artista, tra cui un dinosauro alto tre metri realizzato in cerizzo. Altre opere dell’artista sono inserite in diversi punti della facciata e sotto il volume aggettante che ne sporge. Dalla grande vetrata realizzata per scavo del volume aggettante e dal terrazzo situato al terzo livello è possibile godere della vista panoramica del centro storico.

La solidità e la rigidezza del volume in calcestruzzo è negata, in modo quasi sistematico, dai ritagli della materia in corrispondenza degli angoli. Il prospetto posteriore, affacciato su un piccolo giardino privato, è caratterizzato da aperture ad altezza costante e larghezza differenziata in dialogo con i pannelli in calcestruzzo, trattati con rigature orizzontali per la parte destra e verticali per la parte sinistra.
La scansione orizzontale dei tre livelli è enfatizzata dalla presenza di fasce marcapiano di spessore variabile che, assottigliandosi da sinistra verso destra, spariscono lasciando scoperta la struttura del solaio.

Il gioco volumetrico utilizzato all’esterno trova corrispondenze all’interno: i tre livelli sono caratterizzati dalla presenza di diversi ambienti a doppia altezza. Particolarmente interessante è la libreria-scala, realizzata con assi di legno di forma curvilinea, in netta contrapposizione con le rigide geometrie dell’edificio.

Foto di Simone Mizzotti
Testo di Luciano Antonino Scuderi

 

Casa Studio Gribaudo

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