Luogo: Milano, Via Catone, 10
Autore: Luigi Figini, Gino Pollini, Mario Saltini; Gianluca Papini (strutture)
Cronologia: 1964 | 1968
Itinerario: Spazio sacro e memoria
Uso: edificio di culto
La Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo a Milano, progettata dagli architetti Luigi Figini e Gino Pollini, si trova nella periferia nord della città, nel quartiere Bovisa. È stata costruita su un terreno comunale precedentemente destinato a verde pubblico e ceduto nel 1964 all’Opera Diocesana per la Preservazione e Diffusione della Fede. Il progetto è stato redatto nel 1964 e la chiesa è stata inaugurata e consacrata nel 1968.
Il complesso parrocchiale è composto da due edifici distinti, l’uno per la chiesa e l’altro per le opere parrocchiali. La struttura si caratterizza per un assemblaggio di volumi sporgenti gli sugli altri, compatti e quasi del tutto privi di aperture.
La planimetria della chiesa, sviluppata su un lotto trapezoidale, è basata su un asse semi-centrale che attraversa la navata unica. Al grande spazio unico della chiesa si accostano alcuni ambienti autonomi come la cappella settimanale, il battistero, la sagrestia e il campanile che sono collegati all’aula ecclesiastica attraverso percorsi scavati lungo i fianchi della chiesa. L’impianto generale è asimmetrico, con una disposizione bidirezionale e avvolgente rispetto al presbiterio.
L’asse principale si conclude in una corte-giardino che conduce alle funzioni accessorie. I muri continui in mattoni, appositamente prodotti dalla Borio Mangiarotti in dimensioni ridotte rispetto agli standard dell’epoca, definiscono sia gli spazi liturgici sia quelli della canonica.
L’intero impianto è circondato da un basso muro di cinta che delimita anche il sagrato, creando un ulteriore senso di protezione e raccoglimento.
L’accesso alla chiesa avviene tramite una doppia scalinata che eleva il piano di calpestio del portico di ingresso e dello spazio interno. Sono possibili tre percorsi di accesso differenti: il principale segue l’asse primario della chiesa, dall’ingresso principale alla zona presbiteriale; il secondo attraversa un piccolo patio detto degli sposi, passando dalla cappella della Madonna e arrivando alla chiesa alta; il terzo attraversa un secondo patio e conduce al battistero.
La chiesa presenta diverse quote: la più bassa comprende il battistero e l’aula assembleare; la seconda corrisponde al presbiterio, alla cappella della Madonna e alla chiesa alta, rispetto alla quale l’altare è ulteriormente sopraelevato su un basamento.
L’illuminazione naturale è prevalentemente zenitale, proveniente dai grandi lucernari cruciformi in calcestruzzo a vista, composti da moduli quadrati e chiusi da piramidi trasparenti in plastica, sia bianche che policrome. I lucernari sono nove, di cui il maggiore è cruciforme ed è situato sopra il presbiterio nella parte alta della chiesa.
La parete terminale della zona presbiteriale, su cui è appeso il tabernacolo e il crocifisso ligneo, è illuminata da una luce radente la cui fonte è nascosta da un setto murario. Il tabernacolo e la croce dell’altare sono opere di padre Costantino Ruggeri, autore anche del portale d’ingresso e delle vetrate policrome incastonate nei muri d’ingresso e del battistero. L’altare, situato sotto il lucernario più grande, è costituito da un enorme blocco di marmo di Verona, lasciato grezzo e poggiato su un basamento.
L’interno della chiesa è rifinito con intonaco rustico bianco, in contrasto con il trattamento scuro delle tavole di abete del soffitto e delle strutture portanti dei lucernari, lasciate in calcestruzzo a vista. La pavimentazione è realizzata con tessere quadrate di marmo di diverse dimensioni. Appena varcato l’ingresso principale, si trovano quattro grandi lapidi: due ricordano il giorno della consacrazione (29 giugno 1968) e le altre sono dedicate a Giovanni Battista Montini.
L’edificio sacro forma un complesso unico e inscindibile con la retrostante canonica. Sebbene condividano la stessa finitura, i due ambienti sono caratterizzati da differenti volumetrie e altezze, collegati da setti, cavedi e cortili. Sul lato occidentale fa da contrappunto un campanile con impianto a croce greca.
La Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo a Milano è un’opera architettonica che combina elementi moderni e richiami alla tradizione, definendo uno spazio sacro di grande intensità spirituale.