Luogo: Trieste, Riva Grumula, 14
Autore: BBPR (Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers); Aldo Favini (strutture). Associazione Stazione Rogers, Trieste Contemporanea, Comunicarte, Semerani e Tamaro Architetti Associati (Gigetta Tamaro, Luciano Semerani, Francesco Semerani) restauro; Manuela Schirra (collaboratore)
Cronologia: 1952 | 1953 ; 2006 | 2007
Uso: stazione di servizio; centro culturale
Lo studio Belgiojoso Peressutti e Rogers realizza nel 1953 un piccolo edificio per la raffineria Aquila, destinato alla vendita di carburanti. In seguito all’abbandono, nel 2008 è stato restaurato e trasformato in un centro polivalente di aggregazione e di divulgazione culturale.
La stazione di servizio costituisce un emblematico esempio di architettura del Movimento Moderno.
Lo studio BBPR non si limita a progettare un’architettura perfettamente adeguata alla sua funzione ma realizza un’icona dell’azienda Aquila.
L’eleganza dell’opera trasforma un comune luogo di rifornimento di carburanti in un piccolo monumento.
Gli spazi interni, articolati in tre stanze, essenziali e particolarmente luminosi, hanno consentito di conservare e riutilizzare la Stazione Rogers, rendendola adatta ad un’ampia gamma di funzioni.
La cura per il dettaglio costruttivo della copertura in cemento armato, una volta ribassata che prosegue in una lieve onda, nobilita tanto l’edificio quanto la sua funzione.
La struttura portante in pilotis è esterna al corpo della stazione di servizio, rendendo così gli spazi interni estremamente liberi e flessibili.
L’attenzione alle finiture, tra cui i neri e sottili profili in ferro, le travi verniciate in rosso cinabro e l’azzurro del marchio della raffineria, contribuiscono a rendere la stazione Rogers un piccolo gioiello dell’architettura triestina e dell’International Style.