Luogo: Foligno (PG), Via del Roccolo, 30
Autore: Massimiliano Fuksas, Doriana Mandrelli Fuksas; Gilberto Strati (strutture)
Cronologia: 2001 | 2009
Itinerario: Spazio sacro e memoria
Uso: edificio per il culto
La Chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno, progettata dagli architetti Massimiliano Fuksas e Doriana Mandrelli, è un’opera costruita tra il 2001 e il 2009. La sua realizzazione è avvenuta a seguito di un concorso bandito dalla Conferenza Episcopale Italiana nel 2000, con l’intento di creare un simbolo di rinascita dopo il terremoto del 1997. L’edificio sorge in un’area che ospitava uno dei più grandi campi container per gli sfollati, diventando un punto di riferimento per la città.
L’architettura della chiesa si basa sul concetto di “scatola nella scatola” in cui due parallelepipedi sovrapposti e interconnessi da elementi tronco-piramidali creano un gioco volumetrico di grande impatto. Il parallelepipedo esterno, di dimensioni 30×22,5 metri e un’altezza di 25,8 metri, appare come un monolite in cemento armato a vista. Al suo interno, un secondo volume, sospeso a tre metri dal suolo, genera una “camera di luce” che enfatizza la spiritualità dello spazio sacro.
L’accesso alla chiesa, sollevata di circa 1,5 metri rispetto al piano stradale, avviene tramite una lunga rampa inclinata che funge da sagrato, accentuando l’effetto scenografico dell’ingresso.
La pesante struttura monolitica è interamente realizzata in cemento armato faccia vista. Le facciate, pur prive di ornamenti, presentano fenditure e aperture irregolari che accentuano il rapporto tra luce e spazio, evocando un simbolico dialogo tra cielo e terra.
Sul fronte principale la continuità muraria è interrotta da una lunga asola vetrata di ingresso che sembra sospendere il volume.
Anche all’interno il volume è pulito e scarno e la spazialità che ne deriva è essenziale e minimalista con pareti in cemento, pavimentazione in resina e arredi in legno di quercia. L’illuminazione naturale gioca un ruolo fondamentale nella lettura dello spazio: fasci di luce entrano attraverso aperture irregolari sulle pareti e lucernari sul soffitto, dirigendosi verso gli elementi liturgici principali. A completare l’atmosfera contemplativa, sottili lampadari progettati da Fuksas Design pendono dal soffitto.
Il complesso parrocchiale include anche altri volumi più bassi e allungati, che accolgono la sagrestia, i locali del Ministero Pastorale, la casa canonica e la cappella feriale.
Due importanti artisti hanno contribuito alla realizzazione della chiesa e delle sue atmosfere. Enzo Cucchi ha realizzato la monumentale “Stele-Croce”, una scultura alta 13,5 metri in cemento e marmo bianco di Carrara, posta all’esterno come segno distintivo della chiesa. Mimmo Paladino, invece, ha curato le 14 stazioni della Via Crucis.
Nonostante il suo forte valore simbolico, l’edificio ha suscitato dibattiti e critiche, soprattutto per il suo distacco dai canoni tradizionali dell’architettura liturgica e per la mancata integrazione con il contesto urbano. Tuttavia, la chiesa rimane un’opera significativa, capace di coniugare forma, materia e luce in una sintesi architettonica innovativa, ponendosi come un punto di riferimento spirituale e culturale per la comunità di Foligno.