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Cronologia: 1970 | 1980
Uso: Edificio pubblico
Itinerario: Nuove architetture per la nuova società
Il progetto del Municipio è una delle prime opere realizzate a Gibellina durante i lavori di ricostruzione della città a seguito del terremoto del Belìce del 1968, progettato da Giuseppe, Alberto Samonà e Vittorio Gregotti si colloca nell’asse principale della Nuova Gibellina.
Il volume all’apparenza molto severo è realizzato interamente in cemento armato, con tamponature in conci di tufo ed alcune pareti in cemento armato faccia vista, ed è organizzato con un’alternanza di vuoti e di pieni.
Collocato nel grande spazio aperto della piazza 15 maggio, si compone di due corpi disposti a “L”. In quello principale è posta la sala consiliare, mentre quello secondario ospita funzioni differenti ed è realizzato distribuendo ambienti lungo un corridoio che, a seguito di una recente riorganizzazione degli spazi interni, ospita al primo piano una galleria d’arte.
L’arte come elemento portante della città e come stimolo alla partecipazione e alla vita collettiva è idea di base della concezione della nuova Gibellina e viene portata anche all’interno dell’edificio municipale, dove nella della sala riunioni Agorà è accolto il mosaico in ceramica policroma dell’artista Gino Severini.
Il Municipio è concepito come uno spazio a servizio della popolazione, permeabile ai visitatori. Si apre verso la piazza alla quota stradale con un porticato e al primo piano con ampie vetrate.
Il fronte verso valle del corpo principale, seppur più pesante e caratterizzato da una certa imponenza monumentale rispetto al più leggero fronte sulla piazza, presenta un’analoga apertura verso l’esterno con grandi vuoti porticati al piano terra ed un volume più pieno, ritmato da bucature regolari al piano superiore.
Il portico del piano terra era originariamente completamente permeabile allo sguardo e ai flussi di visitatori e consentiva di traguardare dalla piazza fino alla vallata, ma con il recente restauro e adeguamento, che ha consentito il recupero e la pulitura dei paramenti murari, parte dei vuoti è stata occupata da scale di sicurezza in acciaio.