Luogo: Riola Sardo (OR)
Autore: Pierpaolo Perra, Alberto Antioco Loche
Cronologia: 2003 | 2008
Itinerario: Costruire sul costruito
Uso: parco
Il Parco Dei Suoni E Delle Arti Del Mediterraneo nasce dal recupero delle dismesse cave di arenaria, a Su Cuccuru Mannu, nella provincia di Oristano ed è frutto di una molteplicità di livelli progettuali, concepiti degli architetti Alberto Antioco Loche e Pierpaolo Perra, i quali, hanno unito nel progetto l’esigenza di tutelare l’ambiente, con scelte eco–compatibili e, nel rispetto dei processi naturali, alla necessità d’uso degli spazi per l’espressione artistica, l’applicazione di tecnologie avanzate e l’uso delle caratteristiche acustiche uniche del luogo.
Il progetto ha preso forma dall’ex bacino di scavo, in cui si svolgeva l’attività d’estrazione, recuperandolo nei suoi tratti fondamentali, eliminando ogni elemento estraneo e principalmente legato all’attività dell’uomo, così da rendere monumentale solo la grandezza della natura.
Il piano progettuale ha previsto che la cava si completasse di ulteriori altri elementi: ad un estremo della cava, sono state adagiate le sculture sonore e la vasca che funge da cassa di risonanza e, a segnare il bordo della cavea, è stato posto l’edificio dalla geometria netta, contenente i servizi principali: gli uffici, le sale polivalenti e quelle espositive.
Un colonnato, in pietra arenaria di nuovo taglio, protegge con il suo pergolato in legno frangisole, un ampio portico a metà, fra interno ed esterno e richiama con le ombre che il sole vi proietta, i tagli e le incisioni della pieta della cavea che funge da sfondo. All’esperienza sonora s’accompagna dunque quella delle inquadrature dello sguardo e pure, nei tagli regolari delle incisioni, il rimando a quella tattile.
Il corpo architettonico è completamente inserito entro il profilo del terreno senza alterare minimamente lo skyline originale del paesaggio. Dall’interno il prospetto ricostituisce una parete dell’invaso della cava.
Il tema sonoro-musicale costituisce la spina dorsale del parco che, si articola in un insieme di percorsi sonorizzati che attraversano gli spazi delle cave e le aree contigue. Gli ambienti in massima parte all’ aperto, sono caratterizzati dalla presenza di sculture sonore appositamente pensate per il sito. Ciascun percorso-itinerario, corrisponde ad un ambito tematico sonoro-musicale.
Esternamente il parco è organizzato in tre grandi aree: L’arena dei giganti, nella quale è situato il palco al coperto, il teatro del Menhir, un’area raccolta e di capienza ridotta innalzato sotto il monolite simbolo del Parco dei Suoni e infine la Piccola arena del mare, nell’ala settentrionale del Parco, una zona dedicata allo spettacolo, intima e riservata, con soli 300 posti a sedere.