Luogo: Sutrio (UD)
Autore: Ginugo Polesello; Renzo Agosto, Emilio Mattioni, D. Carpenedo, M. Giorgetti, P. Treu (collaboratori)
Cronologia: 1975 | 1978
Itinerario: In viaggio per l’Italia
Uso: attrezzature per lo sport
Nel corso degli anni Settanta cominciò lo sviluppo turistico dello Zoncolan e nel 1975 entrò in funzione la nuova funivia del tipo “va e vieni” che collega le quote 900 metri s.l.m. e 1728 metri s.l.m.
Il progetto per la realizzazione delle stazioni di monte e di valle fu affidato all’architetto friulano Giorgio Polesello, che interpretò gli edifici tecnici come prismi puri in cemento armato con aperture solo dove necessario per la funzionalità dell’infrastruttura.
La durezza dei volumi venne fortemente osteggiata dalla comunità locale che riteneva queste costruzioni estranee al luogo.
Nel corso del tempo al volume di monte è stato infatti accostato un volume dal linguaggio espressivo tradizionale che altera fortemente la poetica brutalista dei volumi pensati dal progettista, che nonostante il non adeguato accoglimento da parte della popolazione ben dialogavano con la purezza delle montagne.
Nell’idea originaria il volume cubico era ritmato da un gioco di aperture quadrate ed un’alternanza di superfici dure e grigie con aperture trasparenti o traslucide oppure grandi vuoti.
Le finiture del cemento, i particolari tecnici e qualsiasi accorgimento erano molto accurati sia all’esterno che all’interno.
Il volume di valle riprendeva un linguaggio analogo a quello di monte. Qui un grande cubo accoglie al suo interno elementi a lastra che divengono sistemi per l’ingresso o l’uscita delle cabine oppure pensiline a protezione delle banchine.
Anche l’impianto di valle ha subito modifiche rispetto a quello originario, tuttavia in questo caso il linguaggio dei nuovi elementi risulta più coerente con le idee di progetto iniziali.