Luogo: Cortina d’Ampezzo (BL)
Autore: Piero Pozzati, Enzo Mantovani, Guglielmo Holzner; Luciano Berti (collaboratori)
Cronologia: 1955
Uso: attrezzature per lo sport
Itinerario: Nuove architetture per la nuova società
Il Trampolino Olimpico di Cortina d’Ampezzo, cosiddetto Trampolino “Italia”, progettato da Piero Pozzati e costruito nel 1955, rappresenta un’eccellenza dell’ingegneria civile del suo tempo. La struttura, caratterizzata da linee pulite ed essenziali, è un perfetto connubio tra estetica e funzionalità.
È realizzato in cemento armato precompresso, ottimizzando il rapporto tra peso e portata. È costituito da una trave unica con andamento parabolico lunga 83 metri, sostenuta da un pilastro alto 48 metri. Questa soluzione ha conferito all’opera eleganza e fluidità.
Il profilo della rampa di lancio è stato studiato in modo da ottimizzare la traiettoria del salto e garantire la massima sicurezza per gli atleti. È rivestita in lamiera e legno, in modo da consentire la massima adesione del manto nevoso.
Nella struttura sono stati realizzati servizi igienici, spogliatoi e una sala di attesa per gli atleti, garantendo il massimo comfort durante le competizioni. All’interno della sagoma cava del pilastro sono inserite scale e ascensore per la salita degli atleti.
Il trampolino si inserisce armoniosamente nel paesaggio montano, diventando un punto di riferimento visivo per l’intera vallata.
Ai lati della pista di atterraggio sono disposte due tribune, collegate da un tunnel sotterraneo, fondamentali per l’impianto, non solo dal punto di vista funzionale ma anche da quello formale. Sono progettate per ospitare migliaia di spettatori, offrono massima visibilità sulla pista e sulle acrobazie degli atleti lungo l’intero percorso.
Più a valle invece vi è un ulteriore luogo di osservazione, una cavea ovale a gradoni, che garantisce ulteriori posti per gli spettatori.