Uffici Giudiziari

Luogo: Macerata, Via Pesaro, 6

Autore: Alfredo Lambertucci, Marone Marcelletti

Cronologia: 1967 | 1973

Itinerario: Nuove architetture per la nuova società

Uso: edificio per uffici pubblici

Realizzati tra il 1967 e il 1973, gli Uffici Giudiziari di Macerata rappresentano un’opera emblematica del periodo di grande fermento edilizio e urbanistico che caratterizzò l’Italia del secondo dopoguerra. Inseriti in un contesto urbano in espansione, gli edifici si trovano a sud del centro storico, in un’area allora non ancora completamente definita dal punto di vista urbanistico e priva di opere di urbanizzazione primaria e secondaria, anche successivamente realizzate solo parzialmente.

L’idea del progettista era quella di definire un edificio che, pur imponendosi nel paesaggio, fosse in grado di dialogare con la città esistente e di generare al suo interno una nuova dinamica urbana. Proprio perché scollegato dal nucleo storico abitato di Macerata avrebbe dovuto divenire un segnale urbano ed essere autonomo, come una piccola città nella città.

L’architetto ha scelto un approccio progettuale fortemente legato al contesto, che lo ha condotto a un’opera complessa e articolata. La soluzione adottata fu quella di sviluppare l’edificio in altezza, creando una sorta di ponte tra i due versanti del terreno, cercando di sfruttare al meglio le caratteristiche di irregolarità e la relativamente piccola dimensione del lotto. Il volume si articola infatti su un blocco di base che funge da basamento e media i dislivelli del terreno e un secondo imponente elemento, che si erge al di sopra del primo blocco e si sviluppa prevalentemente in elevazione. Questa scelta ha portato alla creazione di un volume imponente, che non cerca di mimetizzarsi con il paesaggio circostante, bensì di affermare la propria presenza.

Il linguaggio adottato da Lambertucci è riconducibile al brutalismo, evidente nella scelta materica del cemento armato faccia vista, nell’esibizione e prevalenza degli elementi strutturali e nella chiara evidenziazione delle diverse parti funzionali dell’edificio, come i corpi scala, le torri ascensore e le passerelle di collegamento, leggibili immediatamente nella composizione dei volumi.

L’interno degli Uffici Giudiziari è organizzato in modo da creare una sorta di piccola cittadella. Una grande piazza coperta, dedicata alle aule giudiziarie è ilperno dell’edificio. Intorno a questa piazza si sviluppano gli altri spazi comuni, come i corridoi e le sale d’attesa, e gli uffici. La complessità della pianta e l’uso di affacci e ballatoi contribuiscono a definire un ambiente dinamico e vitale.

L’illuminazione naturale, gli spazi a doppia altezza, i disegni dei casseri e gli elementi di arredo sono studiati dal progettista con estrema cura e contribuiscono a creare una spazialità accogliente che contrasta con la durezza degli esterni, che, invece, vogliono rappresentare la forza della legalità e della giustizia. Questo edificio, grazie alla forza dei suoi contrasti, accoglie e rappresenta la sua comunità, essendo un luogo di lavoro per i magistrati e gli avvocati, ma anche un punto di riferimento per i cittadini.

Ad oggi il volume degli uffici giudiziari è un simbolo chiaro e ben visibile della città di Macerata e riflette le trasformazioni sociali e culturali di un’epoca.

Foto di Luca Girardini – Marco Zorzanello
Testo di Marina Lo Re