Villa Scimemi

Luogo: Mondello (PA), viale Principessa Giovanna, 3
Autore: Giuseppe Samonà
Cronologia: 1950 | 1954
Itinerario: Architetture RiflesseLa casa in Italia tra costruzione e sperimentazione
Uso: villa unifamiliare

 

 

Progettata e realizzata da Giuseppe Samonà nell’immediato dopoguerra per l’ingegnere Cesare Scimemi, Villa Scimemi rappresenta un’opera di straordinario valore architettonico nel contesto palermitano. Inserita nella suggestiva cornice di Mondello, tra la spiaggia e la scogliera, la villa si caratterizza per il suo stretto legame con il paesaggio circostante, dominato dalla maestosa presenza del Monte Pellegrino e immerso in una fitta vegetazione. Originariamente concepita per aprirsi sul mare, oggi la casa è in gran parte celata alla vista da un rigoglioso giardino che la avvolge e la protegge.

La sua architettura è un esempio di sintesi tra architettura razionalista e organica, dove l’uso della geometria su base esagonale e triangolare struttura armoniosamente sia gli spazi interni che quelli esterni.

La villa si sviluppa su due livelli su una pianta che, pur apparendo complessa per la frammentazione delle forme, si organizza attorno a una matrice esagonale che ne determina l’unità spaziale. Questa scelta progettuale, ispirata alle soluzioni di Frank Lloyd Wright, permette un’’articolazione fluida degli ambienti e una continuità dinamica tra interno ed esterno.

Al piano terra, che risulta più ampio e articolato rispetto a quello superiore, si trovano tutti gli spazi dedicati alla vita domestica: tre ampie zone soggiorno organizzate intorno al camino centrale, una camera da letto triangolare con arredi lineari e continui, una fascia di servizio posizionata sul lato più ombreggiato della casa e uno studio esagonale, collocato nel punto più panoramico della villa, con vista diretta sulla baia.

Il piano superiore, di dimensioni più contenute, ospita le camere da letto e i servizi e si caratterizza per un sistema di terrazze a piani sfalsati che crea una “passeggiata architettonica” in perfetto dialogo con il paesaggio. Questa sequenza di spazi aperti, stretti passaggi e ripide scale offre scorci sempre nuovi sul mare e sulle montagne, enfatizzando il rapporto tra architettura e natura.

La relazione tra la villa e il paesaggio è sottolineata dall’uso sapiente della luce e dalla concezione degli spazi esterni. Un articolato sistema di scale permette la fruizione indipendente dei diversi livelli: una scala esterna in metallo rosso e azzurro collega il giardino alle terrazze superiori, mentre una scala interna in calcestruzzo e legno garantisce la comunicazione tra i due piani della casa.

Nella villa sono stati impiegati diversi materiali: il cemento armato a vista si alterna al legno, ai metalli colorati delle ringhiere e delle scale esterne, ai laterizi utilizzati per le terrazze panoramiche e ai marmi degli interni. Particolare attenzione è stata riservata alla lavorazione degli intonaci, caratterizzati da una grana fine e da tonalità cromatiche che riflettono la luce mediterranea.

Un esempio interessante dell’attenzione ai dettagli è costituita dagli arredi fissi, concepiti come elementi strutturali della casa, in modo che  ciascun componente abbia una funzione spaziale e simbolica precisa.

Foto di Alberto Sinigaglia
Testo di Marina Lo Re

Villa Scimemi

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