Museo e Centro d’arte di Punta della Dogana

Luogo: Venezia, Dorsoduro 2, Fondamenta della Salute

Autore: Tadao Ando Architet & Associates

Cronologia: 2007 | 2009

Itinerario: Caccia al tesoro

Uso: Museo

Nel 2005 la Fondazione François Pinault, proprietaria di una delle più importanti collezioni d’arte contemporanea internazionale, acquistò il complesso di Palazzo Grassi – un edificio settecentesco affacciato sul Canal Grande che era già stato adattato a spazio espositivo da Gae Aulenti nel 1985 – e ne affidò la ristrutturazione a Tadao Ando. L’anno successivo, l’Amministrazione comunale di Venezia bandì una gara per la trasformazione di quella che era la Dogana da Mar della Serenissima in un Centro d’Arte; la gara fu vinta dallo stesso Pinault con un progetto firmato anch’esso da Tadao Ando. I nuovi spazi espositivi, inaugurati nel 2009, costituiscono oggi, con Palazzo Grassi, i luoghi distintivi dell’attività museale della sua collezione.

Il complesso di Punta della Dogana è una fabbrica di forma triangolare compresa tra il Canal Grande e il Canale della Giudecca. Il suo impianto è costituito da una sequenza di otto campate strutturali, definite da setti in muratura, che corrono parallele alla base del triangolo isoscele sul quale è impostata la pianta; le coperture sono in prevalenza sostenute da capriate in legno che si susseguono con un ritmo molto serrato.

Il progetto conserva il caratteristico impianto seriale dei magazzini ma introduce in posizione baricentrica un volume a tutt’altezza a base quadrata in cemento armato lucidato – una delle cifre stilistiche delle architetture di Tadao Ando – che disegna una sorte di corte cubica all’interno dell’edificio e funge da fulcro del percorso espositivo.

Il percorso espositivo si sviluppa su due livelli, ha inizio dal Campo di Santa Maria della Salute e si svolge in direzione perpendicolare rispetto alla sequenza dei setti murari, fino a raggiungere la cuspide dell’edificio sulla quale si eleva la Torre della Fortuna, con la sua caratteristica sfera dorata. Il percorso ha un andamento sinusoidale che si apre solo in corrispondenza della grande corte centrale intorno alla quale sono collocate le scale che collegano tra loro i livelli. Il percorso si affaccia alternativamente sul Canal Grande e sul Canale della Giudecca, utilizzando le antiche aperture dei magazzini della Dogana i cui infissi, nella parte inferiore, si rifanno esplicitamente alla lezione di Carlo Scarpa.

Testo di Francesca Castelli
Foto di Marco Introini