Luogo: Cagliari, piazza Amendola, 1; via Pirastu, 1-3
Autore: Gigi Ghò; Angilella, Giannini (strutture); Eugenio Tavolara (sculture)
Cronologia: 1956 | 1961
Itinerario: Nuove architetture per la nuova società
Uso: edificio per uffici
Il Palazzo S.E.S. (Società Elettrica Sarda) di Cagliari, progettato dall’architetto Gigi Gho’ alla fine degli anni Cinquanta può essere considerata una delle realizzazioni più significative della sua carriera e un importante esempio di razionalismo in Sardegna.
L’edificio sorge nel cuore di Cagliari, di fronte al piazzale del porto in una posizione dominante sulla piazza antistante.
Il complesso si compone di due volumi distinti, un corpo basso e una torre più alta. Il volume basso è articolato su cinque piani interamente dedicati agli uffici con ingresso principale su Piazza Amendola e uno sulla strada secondaria. Il volume alto è una “torre” di tredici piani (anziché i quindici previsti inizialmente da Gho’) che ha l’accesso su Piazza Deffenu, servita da una scala, un blocco ascensori e un sistema di impianti indipendente.
La torre risulta essere l’elemento centrale del progetto, è caratterizzata da un sistema strutturale in cemento armato portato in facciata che, grazie a pilastri a forcella e solette sporgenti, crea un effetto di rigore grafico e dinamismo. I 5 pilastri di facciata sono collegati a terra attraverso delle cerniere metalliche lasciate a vista, a partire poi da circa 2 metri da terra si aprono a forcella per correre in verticale lungo tutta la facciata fino a trovare il loro coronamento in solette inclinate in c.a. dello spessore di 8 cm. L’ingegnoso utilizzo dei frangisole basculanti, che servono a regolare l’ombreggiamento dell’edificio, conferisce un aspetto vibrante e cangiante alla facciata.
Il filo del piano terra risulta arretrato rispetto ai piani superiori, questo espediente conferisce maggiore plasticità e forza alla struttura.
Al piano terra situata all’angolo dell’ingresso della torre si trova un’opera dello scultore sardo Eugenio Tavolara che celebra simbolicamente la scoperta dell’elettricità, si osserva un esempio di come integrando l’arte alla progettazione architettonica si possa conferire all’edificio una dimensione ancor più significativa.