Scuola Elementare Dante Alighieri

Luogo: Sutrio (UD)

Autore: Gino Valle; Nani Valle, Federico Marconi, Ken Terris (collaboratori)

Cronologia: 1957 | 1962

Itinerario: Progettare il mutamento

Uso: edificio scolastico

Realizzato tra il 1957 e il 1962 su progetto di Gino Valle con Nani Valle, Federico Marconi e Ken Terris, si trova immediatamente a valle del centro storico di Sutrio. L’edificio si presenta come un volume unitario che si sviluppa parallelamente alla strada per una lunghezza di circa 35 metri. E’ composto da due corpi rettangolari che planimetricamente risultano essere leggermente slittati lungo l’asse nord-sud; nella parte centrale in posizione baricentrica si colloca l’ingresso con il corpo scala.

Il prospetto è caratterizzato dall’utilizzo di materiali tradizionali quali la pietra naturale, la muratura faccia a vista e la copertura lignea. La struttura portante, di chiara lettura anche nei prospetti, è in cemento armato. Le bucature per lo più a nastro e poste in altro rispetto al piano di calpestio emergono dal prospetto per via dell’infisso dipinto di giallo e della sua modularità.

Sulla testata dell’edificio si legge chiaramente l’utilizzo di tutti i materiali, in particolare la pietra locale per l’intera facciata, il laterizio faccia a vista per la parte coperta del ballatoio del primo piano e il legno della copertura. Il ballatoio al primo piano parzialmente coperto lungo il lato ovest cinge l’intero volume aggettando rispetto al filo della facciata ed è caratterizzato dall’utilizzo della muratura sia nel rivestimento dellaparte chiusa che per il parapetto del percorso aperto.

La sezione dell’edificio esprime l’interazione di diverse strutture – travi in legno, muri in pietra, solai e pilastri in cemento armato – e il suo espandersi crescendo verso l’alto. Interessante è l’arretramento del livello delle bucature rispetto al filo della facciata.

Nel particolare del nodo pilastro – solaio si evince la soluzione particolare di espansione ad ombrello che viene poi ripetuta anche con la struttura del tetto rivestita in doghe di legno. Si riesce in questo modo a capire come i pesi di una struttura che aggetta mano mano che si sale, vengano veicolati verso terra.

L’unione tra le parti dell’edificio è sottolineata dall’uso diversificato dei materiali di rivestimento diversi per le varie tipologie di ambiente: legno e pietra per i due piani delle aule; mattoni, cemento e legno dipinto per gli spazi di circolazione.
Foto di Luca Girardini – Marco Zorzanello
Testo di Alessandra Giancarlo