Strada Palazzi

Luogo: Pollina (PA), Via Sant’Antonio

Autore: Francesco Taormina; Antonio Cerami, Fabrizio Letizia (Strutture); Disma Tumminello (scultura in bronzo)

Cronologia: 1990 | 1997

Uso: Spazio pubblico

La realizzazione della Strada Palazzi si colloca all’interno di un esteso programma di interventi sullo spazio pubblico, attivato dall’amministrazione comunale di Pollina nel 1990, che investe alcuni percorsi del versante nord del centro storico, estendendosi fino alla Piazza del Duomo. L’intervento, realizzato dall’architetto palermitano Francesco Taormina, si compone di diversi elementi, primo tra i quali è lo spazio di transizione tra il percorso carrabile e il percorso pedonale, annunciato dalla Porta Palazzi. L’accesso al centro storico è evidenziato dalla rilettura contemporanea della porta urbana, definita da una lunga trave in cemento armato sotto alla quale trovano posto diversi elementi, tra cui l’albero in bronzo realizzato da Disma Tumminello.

La piazza con la porta costituisce un punto di snodo tra diversi percorsi: il percorso carrabile, il percorso pedonale di accesso al centro storico e il precorso pedonale proveniente da valle, tradizionalmente conosciuto come Strada Palazzi, toponimo derivante dalla presenza di case torre costruite sul costone roccioso e tradizionalmente denominate palazzi.

Secondo elemento del progetto è la realizzazione di un articolato sistema di rampe alternate a spazi per la sosta, che seguono l’andamento del costone roccioso, rievocando la probabile traccia di un sistema difensivo ormai scomparso.

Le rampe hanno sezioni differenti che si adattano all’andamento della superficie rocciosa su cui sono innestate. I materiali utilizzati si armonizzano cromaticamente con il contesto, le pavimentazioni degli slarghi e i gradini sono realizzati in pietra locale dalla tipica colorazione rosa, stesso materiale è utilizzato per il rivestimento di alcuni elementi verticali. I parapetti sono realizzati in cemento a faccia vista e ringhiere metalliche, sulle superfici in cemento è applicato un sottile scialbo per raccordarle cromaticamente con il contesto.

Le caratteristiche morfologiche del sito rappresentano una sfida per la realizzazione del progetto, la difficoltà di intercettare superfici utili per installare le fondazioni ha comportato l’adozione di soluzioni alternative per la realizzazione di alcune parti del percorso. Alcune rampe realizzate in legno e metallo sono impostate su elementi puntiformi infissi sul costone e ancorati alla parete rocciosa.

Foto di Roberto Boccaccino
Testo di Luciano Antonino Scuderi