Il processo di industrializzazione dell’Italia è una delle lenti tematiche indispensabili per raccontare pienamente il nostro paese. Non si possono comprendere i linguaggi del moderno italiano, né si possono comprendere le conquiste dei nostri più famosi ingegneri, senza riflettere sul ruolo propulsivo del cosiddetto “miracolo economico”.
Il boom economico ha avuto l’effetto di indirizzare architetti e ingegneri verso soluzioni innovative, delineando l’immagine inedita di un paese finalmente moderno.
La forte crescita e lo sviluppo tecnologico che seguono la fine del Piano Marshall si riflettono in un ampio numero di industrie, edifici per uffici e per il commercio, depositi, sedi fieristiche e infrastrutture, raccolti in parte in questo itinerario tematico.
L’itinerario accosta gli scatti di ponti e infrastrutture viarie – vere e proprie spine dorsali del paese – alle fotografie di alcune delle principali centrali idroelettriche e termoelettriche, costruite dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Al racconto di alcuni tra i principali complessi produttivi nazionali (Olivetti, Zanussi, Elmag, Mondadori, Benetton) fanno seguito le immagini dei luoghi del mercato, dei luoghi del commercio e dei poli direzionali.
L’impressione complessiva che se ne ricava è quella di un paese che ha tenuto il passo della modernità. Un paese non solo industriale, ma industrioso. Un paese capace, allora come ora, di investire nel suo futuro e di trovare i linguaggi espressivi per veicolare un’identità alternativa a quella tramandataci dalla storia e dalla tradizione, non per questo meno viva e interessante.
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