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Villa il Roseto

Luogo: Firenze, Via del Pian dei Giullari, 78
Autore: Pietro Porcinai
Cronologia: 1961 | 1965
Itinerario: I Giardini del passato prossimo
Uso: Villa

Il giardino viene progettato da Pietro Porcinai tra il 1961 e il 1965. La complessità principale del progetto risiedeva nel notevole dislivello tra la villa e il terreno circostante, originariamente superato da una scala esterna che limitava la vista sul paesaggio e sulla vicina città di Firenze.

Per risolvere questa condizione Porcinai interviene realizzando su un lato della villa, un giardino pensile sopraelevato di quattro metri rispetto al terreno. L’ampio spazio sottostante il giardino, sostenuto da pilastri in cemento armato, è dominato al centro da una scala poligonale in ferro e pietra impostata sopra una vasca circolare e cinta da una cascata di edera. Lo spazio è progettato per assolvere a varie funzioni: un parcheggio e un salone per le feste ma anche un elegante luogo di accesso. In questo ambiente la pavimentazione, decorata a motivi circolari con ciottoli bianchi e neri, le volte che disegnano lo spazio con la forma del cerchio, la finitura a graffito e i pozzi di luce ricordano la struttura dei ninfei.

Salendo la scala si accede al giardino pensile, caratterizzato da un forte contrasto tra gli elementi vegetali, come siepi geometriche di bosso e aiuole erbose, e la pavimentazione. Il tema del cerchio è ricorrente, sia negli elementi lapidei che nelle composizioni vegetali. La struttura portante del giardino pensile è completamente celata da un’alta e fitta siepe di lecci, piantati nello spazio tra il muro di recinzione e la nuova costruzione.

Dal giardino pensile si prosegue verso il roseto, inserito in un’area precedentemente coltivata a uliveto, mantenendo così le caratteristiche agricole del paesaggio toscano. Percorrendo i sentieri, si raggiungono la piscina e il campo da tennis. Anche la piscina è stata realizzata parzialmente in elevazione, per offrire una vista più ampia sulla campagna circostante; al di sotto di essa sono stati ricavati gli spogliatoi.

La modernità del progetto di Porcinai si associa a una scelta tradizionale delle specie arboree, come cipressi, ulivi e lecci, elementi distinti del paesaggio toscano. Un platano preesistente è stato mantenuto e integrato nel nuovo disegno attraverso una soluzione progettuale innovativa.

Foto di Antonio Di Cecco
Testo di Alessandra Giancarlo