Borgo Ulivia

Luogo: Palermo, via dell’Airone, via dell’Allodola, via S. Filippo, via Villagrazia

Autori: piano urbanistico: Giuseppe Caronia, Luigi Epifanio, Vittorio Ziino e Vincenzo Nicoletti; unità edilizia “Nucleo Sperimentale”: Antonio Bonafede, Roberto Calandra, Edoardo Caracciolo, Giuseppe Samonà; lotti successivi interventi Gescal

Cronologia: 1956 | 1973

ItinerarioCostruire case, fare città

Uso: Quartiere residenziale, negozi e servizi

Frammento di città compatta in aperta campagna, il quartiere residenziale Borgo Ulivia, il cui primo nucleo fu progettato da Samonà, Bonafede, Calandra e Caracciolo alla fine degli anni Cinquanta, rappresenta un’esperienza organica alla tendenza INA-Casa, ma anche originale rispetto al panorama palermitano degli stessi anni.

L’insediamento, localizzato nella periferia meridionale di Palermo e stretto tra il fiume Oreto e la circonvallazione, è impostato su una strada baricentrica, ad andamento spezzato, che si dilata nel tratto centrale in un grande invaso aperto verso sud.

Realizzato in diverse fasi tra il 1958 e il 1973, l’intervento trova coerenza in alcuni elementi ricorrenti: il rapporto tra edifici e strada quale sede di socialità e di scambio, ed il reticolo strutturale mostrato in facciata, usato come elemento ordinatore delle superfici e dei moduli spaziali, secondo una soluzione tipica negli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo.

All’idea di una città fatta di strette strade con negozi a piano terra, tipica dei vicoli storici di Palermo e concretizzata nel Nucleo Sperimentale di Giuseppe Samonà, situato nella parte ovest dell’intervento (foto in alto), si accosta, nella porzione orientale del quartiere, un sistema residenziale iterativo impostato su corti aperte perimetrate da quattro corpi lineari, con tre piani di abitazioni sollevate su pilotis (foto in basso). Qui il verde diventa l’elemento generativo del sistema.

Le corti “passanti” sono oggi chiuse da cancelli che hanno trasformato il suolo, immaginato dai progettisti come spazio continuo e attraversabile, in un una serie di impenetrabili spazi privati, riservati al parcheggio delle auto dei residenti.

Testo di Luca Reale
Foto di Alessandro Lanzetta