Quartiere Rosta Nuova

Luogo: Reggio Emilia, Piazza Pablo Neruda

Autore: Franco Albini, Franca Helg, Enea Manfredini

Cronologia: 1956 | 1961

Itinerario: Costruire case, fare città

Uso: Residenze e negozi

Alla periferia sud di Reggio Emilia, il quartiere di Rosta Nuova contiene tutte le caratteristiche legate all’abitare e alla qualità dello spazio pubblico tipiche del Piano INA-Casa: un disegno di impianto urbano chiaro e coerente con la tradizione costruttiva e tipologica italiana, un forte radicamento dimensionale, figurativo e materiale nello specifico contesto, una grande attenzione alle relazioni tra gli spazi in rapporto alla qualità di vita della popolazione insediata, un’estrema cura del dettaglio architettonico.

Lo sfalsamento dei corpi edilizi, “scalettati” ma continui lungo la strada principale, contribuisce ad evidenziare l’obiettivo di dar vita ad una parte di città in cui si cerca di proporzionare l’architettura al tessuto urbano esistente e al tempo stesso alla dimensione umana.

Rosta Nuova è strutturato attorno ad una piazza doppia – cuore del quartiere e nucleo del vivere comunitario – attraversata da una strada con andamento nord-sud, porticata alla maniera tipica dei centro città emiliani. Attraversando i portici si raggiungono da un lato un giardino, dall’altro le attrezzature pubbliche previste: l’asilo, il centro sociale, la scuola ed il campo di calcio.

Un altro elemento peculiare della stagione INA-CASA è l’uso di tecnologie costruttive semplici e legate alle maestranze locali: murature a vista, fienarole, tetti a falda con copertura in coppi; si produceva così lavoro oltreché qualità urbana e coesione sociale.

Un attraversamento pedonale “diagonale”, attraverso il porticato con i negozi, conduce alle attrezzature pubbliche.

Le testate dei corpi edilizi non sono “mute” – secondo lo schema tipologico razionalista – ma caratterizzate da finestre, balconi o logge, come i fronti di una piazza di un centro storico.

Testo di Luca Reale
Foto di Emanuele Piccardo