Palazzo Mondadori

Luogo: Segrate (MI), via Arnoldo Mondadori

Autore: Oscar Niemeyer; Pietro Porcinai (giardini e specchio d’acqua)

Cronologia: 1968 | 1975

Itinerario: Un paese industrioso

Uso: Uffici e direzionale

Alla fine degli anni Sessanta il boom economico spinge Giorgio Mondadori a spostare la sede centrale dell’omonima casa editrice da Verona – dove era stata fondata dal padre Arnoldo – alla città di Milano. Incarica così nel 1968 il grande architetto brasiliano Oscar Niemeyer di disegnare la nuova sede, che viene da subito immaginata come un “Palazzo” dalla forte carica simbolica e identitaria. L’elemento acqua, nel quale la sede si rispecchia e si raddoppia, svolge un ruolo fondamentale nel quadro della composizione generale. L’edificio sembra quasi un’apparizione, un oggetto monumentale e transitorio al tempo stesso.

Il corpo principale è un parallelepipedo chiuso da un pan de verre davanti al quale scorre una loggia continua caratterizzata da una successione di archi aventi passi differenti tra loro, che disegnano un ordine gigante; un piano pavimentato supera lo specchio d’acqua e conduce in linea retta allo spazio della loggia.

Al parallelepipedo principale si connettono due corpi bassi che, in pianta, disegnano lo sviluppo di una grande foglia che emerge dal bacino d’acqua. Il contrasto tra la nettezza planimetrica del corpo principale e la sinuosità degli annessi è uno dei caratteri distintivi di questa composizione.

Un altro interessante elemento di contrasto è dato dal contrapporsi di grandi aperture visive e dilatazioni dello sguardo, alternate a forti compressioni visive che permettono allo sguardo di muoversi quasi solo lungo il piano orizzontale.

Testo di Manuela Raitano
Foto di Marco Introini