Luogo: Lignano Sabbiadoro (UD)
Autore: Marcello D’Olivo
Cronologia: 1955 | 1957
Itinerario: La casa in Italia tra costruzione e sperimentazione
Uso: abitazione unifamiliare
Il progetto di Villa Spezzotti, costruita tra il 1956 e il 1958, su progetto di Marcello D’Olivo si inserisce nel più ampio contesto della pianificazione urbanistica di Lignano Pineta che è stata sviluppata a seguito di un concorso a partire dal 1952 dallo stesso autore. Si tratta un’iniziativa volta a trasformare un’area tra le lagune friulane e il mare Adriatico in un insediamento turistico. Marcello D’Olivo ha concepito per la cittadina un disegno innovativo basato su una spirale, costituita da una strada che dà accesso alle abitazioni immerse nel verde.
La poetica di D’Olivo si fonda sui segni curvi, ispirati alle forme presenti in natura. La spirale progettata per Lignano Pineta rispecchia questo principio, integrando la pineta e il paesaggio esistente nel disegno urbano, diversamente dai convenzionali schemi di vie perpendicolari al litorale.
D’Olivo stesso spiega i segni curvi tipici della sua concezione architettonica: “La natura è dominata da curve. Io sono un lavoratore della matita e il mio tratto deve essere un’architettura di curve. Per rispetto verso la natura e l’architettura”.
Villa Spezzotti rappresenta un capolavoro del “neoespressionismo” e conclude l’esperienza di D’Olivo a Lignano Pineta. Il progetto della villa, commissionata da Giovanni Battista Spezzotti come dono per la moglie, è caratterizzato da una pianta dinamica, basata su anelli concentrici generati da quattro centri principali con pareti dai raggi di curvatura di 16 metri e angoli di apertura di circa 65 gradi. Questa configurazione con raggi di curvatura piuttosto ampi genera ambienti molto ben vivibili ma con una spazialità nuova, sia all’interno che all’esterno.
La struttura dell’edificio utilizza muri perimetrali in cemento armato generati dall’intersezione di circonferenze con inserti decorativi in ceramica e bassorilievi. La villa si sviluppa su tre livelli. L’ingresso principale si trova al piano terra e dà accesso alla zona abitativa. Una rampa conduce all’atrio centrale da cui partono brevi corridoi che portano al soggiorno, alla cucina e alla zona notte. Dal terrazzo del soggiorno una scala permette di raggiungere il tetto calpestabile.
Gli interni della villa proseguono il tema curvilineo in ogni dettaglio con elementi come il caminetto circolare nella zona giorno, gli infissi, la pensilina copri-porta o un corridoio curvo che conduce alla zona notte. I mobili sono integrati nell’architettura stessa, con armadi a muro realizzati in diverse essenze di legno e rivestiti da tele decorate.
Il giardino di Villa Spezzotti, nonostante la perdita della duna naturale degli anni Cinquanta, conserva ancora molti pini marittimi, mantenendo il legame con il paesaggio originale.