Casa Giacomuzzi Moore

Luogo: Udine, Via Jacopo Marinoni, 11
Autore: Angelo Masieri
Cronologia: 1948 | 1950
Itinerario: La casa in Italia tra costruzione e sperimentazione
Uso: residenza privata

La Casa Giacomuzzi Moore, progettata dall’architetto Angelo Masieri tra il 1948 e il 1950, occupa la parte interna di un lotto affacciato su Via Marinoni a Udine.

Il progetto riflette l’influenza dell’architettura organica di Frank Lloyd Wright, in particolare per l’attenzione alla scala umana, l’integrazione con la natura e l’uso di materiali naturali. Masieri ha adottato un approccio innovativo, eliminando le barriere tradizionali tra gli spazi e creando un ambiente fluido e aperto.

Originariamente concepita come abitazione unifamiliare, la casa presenta una planimetria complessa e si sviluppa su tre livelli: piano interrato, piano rialzato e primo piano.

La struttura dell’edificio è caratterizzata dall’alternanza di setti portanti in mattoni a vista, murature di tamponamento intonacate di bianco, finiture in marmo chiaro, serramenti e pavimenti in legno. Questi materiali si ritrovano anche nelle finiture, negli arredi interni e nel camino centrale del soggiorno. La copertura in laterocemento, originariamente coperta con terra e manto erboso, oggi è praticabile.

L’ingresso è situato lateralmente ed è collegato alla strada da un vialetto che attraversa tangenzialmente il giardino, portando a uno spazio a doppia altezza dominato da una scala in noce a disegni geometrici.

Al piano rialzato gli spazi sono separati da setti in muratura di mattoni a vista e da divisori in legno con specchiature vetrate. Ampie aperture verso il giardino creano una continuità spaziale sia all’interno che tra interno ed esterno.

Prima della recente ristrutturazione, al piano rialzato si trovavano la zona giorno, la zona notte e i vani di servizio, mentre al primo piano c’erano un secondo soggiorno e le camere dei figli. Attualmente il piano rialzato è destinato ad attività terziarie, mentre il primo piano ospita un alloggio autonomo.

Nel 1985, dopo un periodo di inutilizzo dovuto a un incendio e al degrado delle strutture e delle finiture, l’edificio è stato restaurato e, in parte, ristrutturato. Attualmente, l’edificio ha mutato la sua destinazione e ospita cinque studi professionali, un salone polifunzionale a misura di famiglia e di bambino, e un’ampia zona conviviale con cucina. Nella parte posteriore della casa si trovano sportelli d’ascolto gratuiti per il supporto alle famiglie e studi professionali che si affacciano su un giardino esterno. La casa assolve oggi funzioni aggregative, formative, espositive, congressuali e conviviali.

Foto di Luca Girardini – Marco Zorzanello
Testo di Marina Lo Re

Casa Giacomuzzi Moore

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