Fabrica Benetton

Luogo: Catena di Villorba, Frazione di Lancenigo (TV), Via Postioma, 54/F

Autore: Tadao Ando Architects & Associates, Benetton Group S.p.A.

Cronologia: 1994 | 2000

Restauro e ampliamento di una villa veneta

Itinerario: Un paese industrioso

Uso: Centro di ricerca 

Benetton Group è un’azienda tessile italiana fondata nel 1965 da Luciano, Gilberto, Giuliana e Carlo Benetton, con sede a Ponzano Veneto in Provincia di Treviso, produttrice di abbigliamento con una propria rete di negozi in franchising nel mondo. Nel 1994 viene fondato “Fabrica”, un centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo su iniziativa di Luciano Benetton e Oliviero Toscani, con sede presso Villa Pastega Manera a Catena di Villorba (Treviso), in un complesso immerso nel paesaggio veneto comprendente un edificio settecentesco restaurato ed ampliato su progetto del Premio Pritzker Tadao Ando. L’idea alla base del progetto prevede la realizzazione di un centro dinamico, innovativo e in grado di offrire uno sguardo sul futuro partendo da un luogo carico di suggestioni come il paesaggio veneto.

Tadao Ando, da sempre attento ad un uso critico e meditato dei materiali e delle forme, viene incaricato di dar vita ad uno spazio in grado di fondersi con armonia e sensibilità al sito in cui si colloca. Lo spazio aperto viene articolato secondo due percorsi rettilinei: il primo, attraverso una serie di scalinate, conduce l’osservatore dal piano di campagna alla quota ipogea della piazza ellittica, punto di intersezione col secondo percorso rettilineo caratterizzato da una lunga sequenza di colonne in cemento armato sormontate da capitelli troncoconici.

La piazza ellittica è il nodo della doppia direttrice del progetto: incarna il cuore dell’intervento, un luogo per l’incontro fra idee e discipline differenti, dall’arte alla fotografia, dalla moda all’interior design. Posta ad una quota otto metri inferiore al piano di campagna, è scandita dal ritmo costante delle colonne che circondano un percorso anulare, su cui affacciano ampie vetrate a chiusura degli spazi di distribuzione del progetto. Da qui è possibile raggiungere gli ambienti per lo studio, i laboratori, gli uffici, la biblioteca, l’auditorium, la sala cinematografica, i luoghi di ristoro.

Il progetto è caratterizzato da un uso prevalente di un cemento armato faccia a vista, con superfici compatte e regolarmente biffate, secondo una consueta pratica di Ando, dal segno dei casseri. Le ampie vetrate mostrano profili in acciaio zincato che scandiscono una partitura regolare e misurata. Geometrie nette ed essenziali danno vita a sequenze di elementi calibrati, misurati in sé stessi e in relazione al contesto ove si collocano. Luce e aria, esattamente come natura e tradizione, diventano materiali del progetto.

La biblioteca è un vero e proprio luogo di studio e di condivisione: una successione concentrica di scale ad asse curvilineo conforma uno spazio dinamico, intervallato da alcune aree di sosta, sormontato da un oculo circolare dal quale la luce, diffusa e rarefatta, si diffonde poeticamente sulle scaffalature ricurve e sui tavoli isolati.

Testo di Manuela Raitano
Foto di Marco Introini