Centro intermodale di Carbonia-Serbariu

Luogo: Carbonia (SU)

AutoreLuigi Snozzi, Willi Hüsler, Antonello Sanna, Giorgio Maria Peghin, Pier Francesco Cherchi

Cronologia: 2007 | 2011

Uso: stazione

La definizione progettuale del centro intermodale della città di Carbonia è firmata da Luigi Snozzi, Willi Hüsler, Antonello Sanna Giorgio Maria Peghin, Pier Francesco Cherchi. Il progetto si inserisce in un programma, su vasta scala, volto alla valorizzazione del territorio, segnato da una rete di città, fondate tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, sotto l’impulso della stagione mineraria sarda. Carbonia è uno dei sette centri, intermodali passeggeri, pensato per riorganizzare l’intero sistema della mobilità sarda ed il recupero della vasta area mineraria del Sulcis. 

L’intervento proposto ridefinisce i rapporti spaziali della città senza alterare la sua struttura originaria. Il progetto basato sull’integrazione tra la sistemazione della preesistente viabilità cittadina a e la realizzazione di un parco pubblico intorno alla miniera Carbonia Serbariu, si mostrava come volontà di rigenerare le aree circostanti alla nuova infrastruttura. 

I lavori iniziati nel 2007 si sono conclusi nel 2011. L’infrastruttura è stata concepita come punto di raccordo e di la connessione tra la una stazione ferroviaria e le autolinee dei bus. Il complesso è distribuito su due livelli e si compone di un piano d’ingresso su strada, che comprende principalmente il terminal delle autolinee e le strutture ad esso collegate; 12 stalli di sosta per i bus, sala d’attesa, servizi igienici oltre a due locali commerciali ed il parcheggio della stazione. Al livello inferiore si trova invece il piano di accesso ai binari ferroviari, accessibile tramite scale e rampe. Il terminal ferroviario è in parte coperto da pensiline. 

L’edificio dalle forme minimali, in cemento armato, sorretta da due file di massicci pilastri ricorda l’impianto dell’architettura classica. L’ingresso della fonte di luce primaria è garantito dall’ intradosso del solaio, lungo 128 m. Ad una delle sue estremità il portico ospita i servizi e la sala d’attesa per i passeggeri delle autolinee.  

La linea d’intersezione del prospetto della pensilina della stazione ferroviaria e dell’edificioportico, compone un’interessante suggestione di sovrapposizioni apparenti, segnate dall’essenzialità e dall’uniformità stilistica. La dissimmetria amplifica la relazione tra gli elementi ripetuti. 

Alla sinistra la rampa d’accesso ai binari per i portatori d’handicap segna una lunga linea discendente verso la stazione ferroviaria. Accanto, chiusa da vetrate a tutto campo, l‘area passeggeri con sala d’attesa, biglietteria e servizi igienici.  

La relazione degli elementi ripetuti segna la scansione geometrica del complesso. Il progetto per l’infrastruttura è indirettamente ispirato all’unitarietà stilistica e morfologica di Carbonia e ne rappresenta una sintesi in forma di edificio. Il centro intermodale rappresenta, nel disegno e nella forma, un omaggio alla stessa cittadina in un serrato rapporto dialettico tra monumento, contesto e paesaggio.  

 

Foto di Davide Cossu
Testo di Marta Leteo