Luogo: Genova
Autore: Renzo Piano Building Workshop (Donald Hart, Vittorio Tolu, Maurizio Varratta; Mark Carroll, Ottavio Di Blasi, Enrico Frigerio, Shunji Ishida, Renzo Venanzio Truffelli, Claudio Manfreddo, Emanuela Baglietto, Giuseppe Bruzzone, Katherine Cussoneau, Daniela Defilla, Giorgio Fascioli, Paolo Guerrini, Milena Mallamaci, Manuela Mattei, Benny Merello, Danilo Peluffo, Hembert Peñaranda, Giovanna Lagnasco, Dante Cavagna (collaboratori)); Donatella Mascia, Luciano Mascia (strutture); Michel Desvigne (consulente)
Cronologia: 1983 | 2003
Uso: Stazione della metropolitana
Tra le cinque stazioni della metro di Genova progettate dallo studio di Renzo Piano (Brin, Dinegro, Principe, Darsena, San Giorgio), quella di Brin è stata la prima, insieme a quella di Dinegro, a diventare operativa nel 1990.
La tratta Brin-Dinegro ha costituito il primo fondamentale passo per collegare la città alle zone della Valpolcevera. La peculiarità della stazione Brin è di essere all’aperto, trovandosi dopo la fine della galleria della Certosa, sopra a un viadotto.
La stazione, studiata nelle sue componenti tipiche, è composta da due parti: le zone di accesso per il pubblico e la zona di controllo si trovano alla quota della strada, mentre le banchine sono poste al livello della linea sopraelevata.
Proprio in quanto la stazione si trova a cielo aperto, per studiarne il raccordo con l’ambiente circostante venne chiamato a collaborare al progetto il paesaggista Michel Desvigne, il quale partecipò anche al progetto della stazione Dinegro.
Il livello inferiore del viadotto è stato attrezzato per un adeguato accesso alla stazione della metropolitana e con i servizi necessari all’ottimale fruizione dello spazio pubblico.
Le salite di accesso alla stazione si trovano ai lati del tunnel vetrato che rievoca formalmente non solo le gallerie presenti nelle vicinanze ma più generalmente le infrastrutture tipiche del territorio ligure.
Tratto saliente della stazione Brin, che viene enfatizzato nel progetto, è il collegamento tra la quota del viadotto sul quale corrono i treni e la quota stradale su cui si sviluppa il tessuto urbano.
L’estetica del progetto di questa struttura metallica colorata e vetrata rende pienamente riconoscibile l’identità architettonica della stazione Brin.