Stazione Milano Nord Cadorna

Luogo: Milano, Piazzale Cadorna

Autore: Gae Aulenti; Marco Buffoni (collaboratore); Germano Celant, Piero Castiglioni, Carlo Lamperti, Renato Vitaliano (consulenti); Claes Oldenburg, Coosje van Bruggen (artisti)

Cronologia: 1997 | 2000
Itinerario: In viaggio per l’Italia

Uso: Stazione, Spazio pubblico

L’intervento di riqualificazione urbana di piazzale Cadorna fu promosso dal Comune di Milano e dalle Ferrovie Nord in occasione dell’inaugurazione della linea Malpensaexpress, treno che collega la stazione con l’aeroporto internazionale di Malpensa. La committenza richiedeva un intervento di restyling della facciata della stazione e rinnovamento dello spazio pubblico antistante la stazione. 

Il progetto di rifacimento, finito nel 2000, ha coinvolto un pull di professionisti. Oltre a Gae Aulenti e al suo collaboratore Marco Buffoni, è stato coinvolto il curatore d’arte Germano Celant; gli artisti; Claes Oldenburg, e Coosje van Bruggen e gli ingegneri, designer, architetti: Piero Castiglioni, Carlo Lamperti, Renato Vitalian, per un lavoro corale, multidisciplinare, e di attenzione al dettaglio. 

L’elemento che ha caratterizzato maggiormente lo spazio è l’opera pubblica; Ago, Filo e Nodo di Claes Oldenburg e la compagna, di lavoro e di vita, Coosje van Bruggen. Alta 18 metri, in acciaio e vetroresina, l’opera è divisa in due parti che si uniscono idealmente nel sottosuolo. Metafora di un treno che entra in una galleria sotterranea, così l’ago e il filo di Oldemburg e van Bruggen, si insinuano nel tessuto metropolitano. L’allusione è alle linee della metropolitana milanese, i cui colori, rosso, verde e giallo, sono richiamati dal filo che si intreccia attorno all’ago. Chiaro il riferimento anche a Milano come capitale dell’industria della moda. 

L’edificio delle ferrovie ad opera di Renzo Zavanella, negli anni 50’ del 900 necessitava di un adeguamento. La facciata viene rivestita in lastre di vetro, trasparente o opaco, che disegna una scacchiera geometrica su cui nella parte inferiore, si soprappone un portico di ordine gigante, retto da pilastri rossi in acciaio a supporto della copertura della piazza. Le pavimentazioni, interamente rifatte, sono state realizzate in pietra. 

L‘organizzazione e il riassetto del piazzale pedonale e la sistemazione del sistema stradale vennero risolto da Gae Aulenti riorganizzando l’assetto viario, inserendo una nuova rotonda, per il passaggio veicolare, con unimportante fontana centrale, mentre la piazza antistante l’ingresso della stazione è stata pedonalizzata. Sono state aggiunte delle pensiline antipioggia con copertura trasparente, in acciaio e vetro, sorretta da colonne stilizzate rosse in ferro che reggono campate, di lunghezza differente e tra loro parallele. Ai lati degli spioventi, canaline raccolgono l’acqua piovana e la convogliano con un getto a cascata, in vasche quadrate. Sotto le pensiline si dispongono piccoli chioschi e negozi. 

 

Foto di Luigi Di Bella
Testo di Marta Leteo