Museo dell’Ara Pacis

Luogo: Roma, lungotevere in Augusta

Autore: Richard Meier & Partners

Cronologia: 1996 | 2006

Itinerario: Caccia al tesoro

Uso: Museo

L’Ara Pacis Augustae è uno dei più importanti monumenti celebrativi dell’età imperiale: ritrovata in frammenti, fu ricomposta nel 1938, in occasione del Bimillenario di Augusto. Originariamente esposta in una teca realizzata nel 1939 da Vittorio Ballio Morpurgo, è oggi collocata in uno spazio progettato da Richard Meier. L’incarico di sostituire il padiglione originario fu affidato all’architetto statunitense nel 1996. I lavori di costruzione, iniziati nel 2000, si sono infine conclusi nel 2006.

Il complesso è composto da una sequenza di tre ambiti funzionali disposti in serie lungo un asse parallelo al Tevere: la piazza di accesso con gli uffici e la biblioteca alla quota inferiore; la teca trasparente dell’Ara Pacis con gli spazi espositivi; il corpo su tre livelli con l’auditorium e la caffetteria. L’accesso al museo avviene in corrispondenza di via Tomacelli, e prevede un sistema di gradinate e rampe in travertino levigato che guadagnano gradualmente la quota della piazza; una fontana addossata a un muro e una vasca rettangolare con getti d’acqua, delimitano lo spazio verso il Lungotevere, in linea con il grande setto rivestito in lastre di travertino a spacco di cava, che prosegue in elevato fin dentro l’atrio del museo.

Il primo volume della sequenza, opaco e marcato da una spessa lastra di copertura che si piega sul lato di via Ripetta, è segnato all’interno da una sequenza di pilastri bianchi: comprende, con la biglietteria e il bookshop, un primo spazio di esposizione permanente e funge da filtro tra lo spazio urbano e la Sala principale.

L’Ara Pacis è collocata al centro di una teca sorretta da quattro grandi colonne, pensata come un dispositivo luminoso: una copertura con grandi lucernari che, insieme alle pareti vetrate protette da frangisole, garantiscono la diffusione e il controllo della luce naturale e la maggiore trasparenza della struttura.

Nel dislivello esistente tra la quota del lungotevere e quella di via di Ripetta è ricavato un basamento che contiene gli spazi complementari del museo: una piccola biblioteca, gli uffici di direzione e i servizi; allo stesso livello, al di sotto della teca dell’Ara Pacis, è ricavata la sala per le esposizioni temporanee. 

Il terzo ambito della sequenza è ruotato di 90 gradi rispetto al percorso espositivo, e costituisce la testata dell’edificio verso via di Ripetta: comprende un auditorium su due livelli (con una caffetteria annessa) e una grande terrazza che affaccia sul Mausoleo di Augusto. Qui emerge un grande lucernario che lascia piovere la luce sulla parete del foyer, dove è collocato un mosaico di Mimmo Paladino.

Testo di Francesca Castelli
Foto di Alessandro Lanzetta