Luogo: San Michele di Pagana, Rapallo (GE), via San Michele, 67
Autore: Luigi Carlo Daneri, Pier Luigi Nervi
Cronologia: 1948 | 1950
Uso: Rimessa e officina per imbarcazioni
Itinerario: Nuove architetture per la nuova società
Realizzato all’interno di un’insenatura della scogliera di Rapallo, il grande volume del Salone dello Sport Nautico si sviluppa in profondità, emergendo esclusivamente con un basso ed elegante volume visibile dalla strada, fiancheggiato da uno spazio adibito a giardino.
L’architetto Luigi Carlo Daneri sfrutta al massimo la morfologia del luogo, realizzando un edificio che si articola su due livelli principali, il livello inferiore, quasi totalmente interrato, molto alto e profondo, nel quale trovava posto la rimessa per le barche, quello superiore, basso e arretrato rispetto all’inferiore, ospitava il salone per l’esposizione e la vendita. Nella realizzazione del progetto Daneri è coadiuvato da Pier Luigi Nervi che si occupa di risolvere formalmente e strutturalmente la zona della rimessa per le barche.
La struttura della rimessa, cieca su tre lati, è risolta con la realizzazione di cinque archi parabolici che, per adattarsi alla forma leggermente svasata dell’insenatura, sono realizzati con luce progressivamente crescente: partendo dal fondo della struttura si arriva alla luce massima di 35 metri sull’arco di accesso (H. Selem 1960). I solai della rimessa e della sala per esposizioni, al livello superiore, sono realizzati con sottili travi prefabbricate in calcestruzzo armato, che, accostate tra loro, costituiscono una superficie ondulata visibile internamente.
La rimessa per le barche presenta un infisso scorrevole realizzato in legno e suddiviso in tre pannelli, ospitanti due ordini di lastre, richiudibile sul lato sinistro. L’anta centrale è andata perduta ed è oggi sostituita con un diverso infisso in metallo e vetro opaco, che impedisce la piena visibilità della struttura portante ad archi parabolici.
Il livello superiore, molto basso e sviluppato prevalentemente in lunghezza, è quasi totalmente cieco verso ovest (prospetto in direzione del centro abitato). Le superfici esterne presentano un’alternanza tra superfici cieche e finestrature. Le porzioni di prospetto cieche sono rivestire in pietra locale. Si presentano come dei pannelli compatti che coprono tutta l’altezza dell’edificio e si interrompono in corrispondenza delle aperture, per lasciare spazio ad ampie vetrate sormontate da porzioni murarie intonacate con colore scuro, realizzate in sottosquadro.
La sala esposizioni è un ambiente unico la cui luce è interrotta soltanto dalla presenza di sei colonne in calcestruzzo, unica eccezione una piccola loggia realizzata nello spigolo nord dell’edificio.
Il fronte est, rivolto verso il mare, presenta una superficie completamente vetrata. Similmente al livello inferiore, dedicato alla rimessa per le barche, il prospetto è interamente occupato da un infisso in legno suddiviso in tre pannelli scorrevoli.
Lo scarto tra l’estensione planimetrica della rimessa, disposta a livello inferiore, e la sala esposizioni, offre il pretesto per la realizzazione di una grande terrazza affacciata sul mare.
L’area sud del lotto, uno spazio dalla forma triangolare, è utilizzata per la realizzazione degli uffici e dell’officina, le cui quote di calpestio e di copertura sono sfalsate rispetto al resto della costruzione. Il blocco dell’officina consente un collegamento interno tra rimessa e sala esposizioni, grazie a una scala interna a doppia rampa. Tale volume è invisibile dall’esterno dell’area grazie a un tetto giardino che ne nasconde il solaio.