Centro Direzionale Benetton Group

Luogo: Castrette di Villorba (TV), Via della Cartiera

Autore: Tobia e Afra Scarpa

Cronologia: 1985 | 2011

Progettazione di spazio industriale, trasformazione di spazio ex industriale

Itinerario: Un paese industrioso

Uso: Complesso industriale, ora centro di coordinamento logistico, studios e uffici

Benetton Group è un’azienda di moda trevigiana, leader nel settore dell’abbigliamento e della relativa comunicazione, presente nei principali mercati con una rete commerciale di circa 5.000 negozi. L’ex complesso industriale, situato in un’area di 400.000 metri quadrati nella frazione di Castrette (TV), si articola in più edifici di grande dimensione, fra cui spiccano gli ex stabilimenti gemelli della “divisione jeans e capispalla” e l’ex stabilimento della “divisione lana”, entrambi progettati dalla coppia Tobia e Afra Scarpa. Nel corso degli anni varie modificazioni e cambi di destinazione d’uso hanno portato gli stessi progettisti a reinterpretare più volte la funzionalità di un complesso di edifici audace e brillante tanto sotto il profilo architettonico, quanto sotto il profilo strutturale.

L’ex “divisione lana” è un progetto nato per rispondere all’esigenza di avere ampie superfici libere: la soluzione è un’ampia catenaria in acciaio sorretta da pilastri in cemento armato, operanti a compressione. In questo modo si realizza uno spazio ininterrotto entro il quale i vari mezzi di trasporto possono circolare liberamente per assolvere alle funzioni produttive. Recentemente lo stesso Scarpa è stato incaricato di operare una riscrittura degli spazi interni del progetto riconvertendoli nei Benetton Studios, spazi dal carattere multifunzionale destinati alle presentazioni delle collezioni e ad eventi, dove si trovano anche uffici, aree per la prototipazione dei nuovi concept degli stores diffusi nel mondo, studi fotografici e l’archivio Benetton, che raccoglie e promuove il patrimonio di oltre cinquant’anni di storia dell’azienda. Il progetto è stato corredato da una sistemazione dello spazio esterno con due vasche d’acqua ellittiche e una passerella pedonale in acciaio.

Un’architettura di elementi seriali dalle forme nette caratterizza la partitura ritmica dei prospetti, dove le esigenze funzionali e le soluzioni spaziali esprimono un sapiente uso delle forme e dei materiali.

Gli ex stabilimenti gemelli “divisione jeans e capispalla” sono una coppia di edifici industriali costituiti dall’aggregazione di sette “macromoduli” tridimensionali che danno vita ad una pianta rettangolare di 25×205 m, ovvero ad un’area di oltre 5.200 m2 per ciascuno dei moduli.  Un’ampia via interna, larga 40 m, permette da un lato la rapida comunicazione fra l’edificio e l’esterno e dall’altro fra i vari moduli, consentendo un agevole trasporto delle merci fra le varie parti dei settori di produzione.

Il profilo risultante dei lati corti dei “macromoduli” viene caratterizzato da pochi elementi simmetrici ed essenziali, con inflessioni che spaziano fra un disegno sagace e distinto ed il rasserenante rimando al paesaggio veneto delle lunghe fughe.

Vero e proprio elemento iconico del progetto sono le “antenne” alte 25 metri, aventi quota d’imposta a 9 metri dal piano del pavimento, sulla testa dei pilastri del telaio centrale ad interasse di 39 metri. Da queste si dipartono gli stralli che sorreggono, secondo uno schema statico tipico dell’ingegneria civile dei ponti, la grande copertura su cui poggiano tegoli contigui in cemento armato e file di lucernari realizzati con l’impiego di profili raccogli-condensa in alluminio. Tale soluzione nasce dalla duplice istanza di voler risolvere il problema di una circolazione fluida e il meno possibile soggetta a vincoli da un lato, e di voler caratterizzare il progetto attraverso un segnale a grande scala dall’altro. La figurazione di questi corpi svettanti permette di identificare il carattere originale di un marchio di successo famoso nel mondo.

Testo di Manuela Raitano
Foto di Marco Introini