Condominio XXI Aprile

Luogo: Milano, Via Lanzone, 4

Autore: Mario Asnago, Claudio Vender

Cronologia: 1951 | 1953

Itinerario: Costruire case, fare città

Uso: Residenze e uffici

Raffinati protagonisti del professionismo milanese, Mario Asnago e Claudio Vender operano prevalentemente sul tema dell’edificio alto per uffici e della residenza multipiano a blocco chiuso sul fronte strada, di cui realizzano molti esempi negli anni della ricostruzione, quando il disegno dell’“architettura di facciata” diventa fondamentale nel completamento degli isolati urbani danneggiati dal conflitto. Il Condominio XXI Aprile, sorto in un lotto gravemente bombardato nel 1943, è un complesso a più funzioni per abitazioni e uffici con un impianto a “T”. Il corpo basso sulla strada, assieme ai primi tre livelli del corpo alto ortogonale, sono destinati agli uffici della Società Immobiliare Ferrotubi, mentre i piani superiori ospitano gli alloggi per la dirigenza.

Il corpo minore – sul lato corto della T – è rivestito in lastre di marmo Perlino bianco e ritmato da bucature alte e strette. Le residenze presentano invece sull’affaccio della zona giorno (ovest) finestre in lunghezza, protette da un doppio serramento: esterno a bilico in alluminio, interno scorrevole in rovere. Questa doppia vetrata sul filo esterno della facciata genera delle strette serre continue, per ogni appartamento.

Il blocco alto, proteso all’interno di un rigoglioso giardino alberato, è rivestito in mattonelle di clinker color sabbia e presenta, all’attacco a terra, due pareti in vetrocemento che “misurano” lo sviluppo dell’atrio a doppia altezza, anticipato da un’espressiva pensilina in aggetto, che conduce al piano rialzato.

Il fronte nord, rivolto sul giardino, sospende il tema del piano di facciata per affrontare la plastica dello spessore: l’edificio arretra nella parte basamentale, piega leggermente il corpo residenziale a prolungare nel giardino lo spigolo sud-est e culmina con una villa sovrapposta al settimo e ottavo piano, con la terrazza che guarda il parco.

L’atrio di rappresentanza, ambiente tipico della nuova residenza alto-borghese di Milano, presenta qui una scala trasversale rispetto all’impianto distributivo dell’edificio e un ricco trattamento dei dettagli – corrimano, rivestimenti, zoccolature – e dei materiali, con pareti interne rivestite in quarzite a spacco e pavimentazioni in marmo di Issorie.

Testo di Luca Reale
Foto Marco Introini