Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Giacinto Dell’Olio” già Rosa Luxemburg

Luogo: Bisceglie (BAT), Via Mauro Giuliani, 10

Autore: Nicola Pagliara; Aldo Cafaro, Michele Pinto (collaboratori)

Cronologia: 1980 | 1982

Uso: Edificio scolastico

L’edificio costituisce l’esito di un appalto di concorso vinto dal gruppo di progettazione nel 1980. Il progetto della scuola ben rappresenta la modalità espressiva di Nicola Pagliara tra gli anni Settanta e Ottanta, caratterizzata dalla commistione di materiali lapidei con elementi metallici. Nel caso specifico, la scuola di Bisceglie presenta le superfici murarie rivestite in lastre di travertino, infissi gialli e strutture metalliche azzurre. L’edificio presenta uno sviluppo prevalentemente longitudinale, articolato in due blocchi tra loro leggermente divaricati. L’ingresso principale, posto su uno dei lati lunghi, è caratterizzato dalla presenza di un volume compatto rivestito in pietra che contiene la casa del custode, contrapposto alla leggerezza metallica della galleria d’ingresso

Il fronte nord prospicente la strada è caratterizzato dal rivestimento in travertino che ricopre tutto il piano terreno a guisa di basamento, all’interno del quale trovano posto i caratteristici infissi gialli che bucano il volume compatto a seconda delle esigenze funzionali legate all’articolazione degli spazi interni. In corrispondenza della palestra, ambiente realizzato a tutta altezza, i setti rivestiti in travertino si innalzano per tutto il piano terreno lasciando spazio a un nastro di infissi posizionato al di sotto della copertura.

  

La galleria che individua e copre l’ingresso è caratterizzata da una struttura svettante a tutt’altezza realizzata con struttura in acciaio coperta da archi ribassati e travature reticolari, le due testate sono chiuse con pannelli in lamiera grecata smaltata di bianco.

 

In posizione diametralmente opposta, all’ingresso, il volume che contiene le aule di scienze interrompe la continuità del susseguirsi di aule contenute nel secondo blocco longitudinale. Il blocco ha sagoma mistilinea ed è ruotato rispetto all’asse dell’ingresso e della galleria. È interamente realizzato in acciaio e tamponature in lamiera grecata, coibentate internamente con poliuretano espanso. Il blocco è articolato su due piani, il piano terra presenta uno dei lati lievemente arretrato in modo da lasciare sospeso su esili sostegni in acciaio il piano superiore.

  

L’edificio si colloca in una porzione della città a prevalente vocazione residenziale, gli viene dunque affidata la funzione di centro polifunzionale, attraverso un’articolazione libera e ricca di spazi di aggregazione. Il patio con compluvio, dotato di un ingresso indipendente rispetto a quello della scuola, è lo spazio distributivo nel quale sono collocati gli accessi della palestra e dell’auditorium. La struttura reticolata, in acciaio smaltato di blu, copre uno spazio di collegamento al quale è affidata una forte valenza sociale, essendo attrezzato per consentire l’incontro e la sosta.

All’auditorium si accede direttamente dall’atrio. L’ambiente unico, realizzato a tutta altezza, presenta una copertura realizzata con grandi travi in acciaio smaltate di blu, posizionate su quattro colonne angolari in calcestruzzo armato. Al di sopra della struttura reticolare è disposto un nastro di finestre e un lucernario che consente l’illuminazione naturale.

Gli spazi esterni sono articolati in modo da creare episodi di aggregazione. Il fronte sud, prospicente l’area dedicata ai campi sportivi, presenta gradonate lungo tutto il basamento, a costituire delle sedute, articolate su due diversi ordini e inframezzate da elementi verticali in travertino.

Foto di Roberto Boccaccino
Testo di Luciano Antonino Scuderi