Centrale geotermica di Bagnore

Luogo: Santa Fiora (GR), Strada Statale del Monte Amiata, SS323

Autore: Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra); Lucina Caravaggi (sistemazione ambientale e paesaggistica)

Cronologia: 1997 | 2000

Itinerario: Un paese industrioso

Uso: Centrale geotermica

La progettazione della centrale geotermica di Bagnore 3 venne affidata a Boeri Studio nel 1997, a seguito della decisione di Erga-Enel di riqualificare l’area di Santa Fiora, dove già sorgeva un impianto geotermico preesistente. La centrale è collocata nella cornice del Monte Amiata, in un sistema orografico di origine vulcanica, caratterizzato da numerosi giacimenti di vapore presenti nel sottosuolo, utili per la produzione di energia.

I volumi delle turbine e il corpo degli impianti di raffreddamento sono raccolti sotto una copertura che unifica le parti preesistenti. La linea sintetica della copertura dialoga con le curve dolci delle colline alle sue spalle e riassume le forme del paesaggio circostante. La sistemazione ambientale, a cura di Lucina Caravaggi, non utilizza i facili espedienti delle barriere di mitigazione vegetazionale, ma propone una rilettura delle trame storiche del paesaggio locale, tipiche dei territori a pascolo.

L’uso dell’acciaio qualifica anche il corpo retrostante, rivestito di lastre di corten leggermente accavallate l’una sull’altra, che producono ombre molto marcate. L’intervento non nasconde del tutto le strutture di produzione, né cerca di ridurne l’impatto. Al contrario, esso valorizza gli spazi di produzione, dandogli nuova forma e figura.

Le 17 travi di copertura in acciaio corten hanno luce variabile. Le più lunghe, che misurano circa 90 metri, si protendono verso la valle. La loro sequenza in prospettiva inquadra uno spazio compreso tra l’impianto di produzione e il paesaggio naturale.

Testo di Manuela Raitano
Foto di Emanuele Piccardo