Residenze, area Ex Junghans

Luogo: Venezia, isola della Giudecca, fondamenta Pallada

Autore: Cino Zucchi

Cronologia: 1995 | 2003

Itinerario: Costruire case, fare città

Uso: Residenze

Al centro dell’isola della Giudecca a Venezia un’area industriale dismessa viene trasformata in un quartiere residenziale. Cino Zucchi, vincitore nel 1995 di un concorso per la trasformazione della ex fabbrica Junghans – una ditta tedesca che produceva orologi, poi riconvertita in fabbrica di ordigni bellici – disegna il masterplan e progetta cinque variazioni sul tema dell’abitare. Una parte dei nuovi alloggi è stata destinata a edilizia convenzionata, una parte a residenza universitaria ed una parte è stata venduta sul libero mercato.

L’intervento riprende il micro tessuto esistente, modificandolo anche sostanzialmente attraverso volumi diversi, un nuovo canale e una nuova darsena, ma ricucendo la trama dei percorsi in sequenze spaziali tipicamente veneziane: calli, campi, canali, giardini pubblici e privati rinnovano la relazione con il contesto. Le architetture invece esprimono il loro carattere sperimentale e contemporaneo all’interno di questa riaffermata continuità con lo spazio urbano.

La vecchia struttura industriale che affaccia sul Campo Junghans (edificio A2-A3) è riconvertita ad uso residenziale con spazi commerciali a piano terra protetti da una tettoia in rame. L’edificio D è un blocco di nuova realizzazione per sedici appartamenti di edilizia convenzionata che conserva la preesistenza della ciminiera. Le facciate presentano bucature irregolari accomunate dal motivo grafico delle cornici bianche.

I blocchi G1 e G2, rivestiti in laterizio e segnati da nicchie a tutt’altezza lungo le calli, affacciano su due canali grazie a un giardino comune, mediato da piccoli giardini privati cintati. I prospetti sul giardino interno presentano logge sovrapposte in metallo e legno che richiamano le costruzioni in legno dei pescatori e le altane veneziane.

L’edificio E1 definisce il canale e la nuova piazza di progetto. Porticato al piano terra, è rivestito in pietra di colore e tessitura differenti e presenta una soletta in aggetto nella copertura che contribuisce ad inquadrare la vista della laguna verso sud.

Il fronte opposto del blocco E1, sulla nuova darsena, è più semplice e poggia su portali a livello del terreno che accentuano la permeabilità tra il canale e il Campo Junghans con il giardino della Scuola.

Testo di Luca Reale
Foto di Marco Introini